L’AQUILA – E’ stata pubblicata dal CRESA (Centro Regionale di studi e ricerche economico-sociali istituito dalle Camere di Commercio d’Abruzzo), la terza edizione dell’Annuario delle aziende abruzzesi del terziario avanzato.

La pubblicazione, consultabile anche on line sul sito www.cresa.it, trae origine dalla consapevolezza che, nel quadro di crescente internazionalizzazione dei mercati, le competenze e le professionalita’ del Terziario Avanzato (analisi e ricerche, marketing e comunicazione, consulenze tecnico amministrative, elaborazione dati e tecnologie dell’informazione, ecc.), sono destinate ad assumere sempre piu’ rilievo.

I servizi professionali, infatti, diventano sempre piu’ indispensabili per aumentare la competitivita’ dei sistemi economici, rilanciare l’export, qualificare le produzioni orientandole verso le fasce alte del mercato, coadiuvare la Pa nella sua ricerca di maggior efficienza. L’Annuario riporta l’elenco delle aziende operanti in Abruzzo nel settore dei servizi alle imprese con una occupazione minima di cinque addetti.

Si tratta – spiega il Centro di studi ricerche – di una banca dati gratuita, sia per l’adesione che per la consultazione, promossa e gestita dal Cresa con l’obiettivo di mettere a disposizione di studiosi, operatori economici, giovani diplomati e laureati, uno strumento di lavoro e di fornire un servizio alle aziende. L’obiettivo prioritario che si vuole raggiungere e’ quello di creare un punto d’incontro tra domanda e offerta di servizi contribuendo a favorire elementi di trasparenza, competizione e qualita’.

Le aziende sono riportate in ordine alfabetico in base alla denominazione e suddivise per settori e sottosettori di attivita’ economica individuati in base alla classificazione delle attivita’ economiche Istat. La ricerca puo’ essere fatta sia per il tipo di servizio, attraverso l’indice per settore di attivita’ economica, che per la denominazione, attraverso gli indici alfabetici regionale e provinciale.

Per ogni azienda sono fornite: la denominazione o ragione sociale; la natura giuridica; l’indirizzo della sede amministrativa e della sede operativa o delle sedi operative con numero di telefono, fax, e-mail e pagina web (quando l’indirizzo e’ unico la sede amministrativa e la sede operativa coincidono); l’anno di fondazione; il capitale sociale; l’occupazione per classi di addetti e il fatturato annuo per classi di ammontare ; l’elenco dei principali servizi prestati. Le aziende inserite nell’Annuario sono 240.

In termini complessivi, esse rappresentano circa il 3 per cento delle unita’ locali che forniscono servizi innovativi operanti sul territorio regionale con una occupazione pari circa al quaranta per cento dell’occupazione totale del settore. Dal punto di vista dei settori di attivita’ economica si segnala il peso piu’ rilevante del settore informatica (28,3%) seguito dal settore altri servizi di supporto alle imprese in cui l’Istat codifica attivita’ come organizzazione convegni e fiere, confezionamento generi alimentari e non, attivita’ dei call center, agenzie di distribuzione libri e giornali, ecc. (11,7%), dal settore direzione aziendale e consulenza-amministrativo gestionale (10,8%). Hanno un peso percentuale sul totale tra il sei e sette per cento i settori servizi di vigilanza, servizi di informazione e servizi di ingegneria architettura.

I settori contabilita’ e altre attivita’ professionali scientifiche e tecniche presentano rispettivamente i valori del 5,8 e del cinque per cento. Per gli altri settori, solo collaudi/analisi tecniche, pubblicita’ e ricerche di mercato, servizi delle agenzie di viaggio superano il quattro per cento (tab. 1).

Il 51 per cento delle aziende occupa da 5 a 10 addetti, il 39 per cento da 11 a 30 e il 10 per cento oltre 30 (grafico 1). Il 48% ha un fatturato fino a cinquecentomila euro. Si tratta quindi in larga parte di micro aziende la cui natura giuridica e’ concentrata nelle societa’ di capitale (65% Srl e 5% SpA) (grafico 2). Riguardo all’anno di fondazione l’88,7% delle aziende e’ stato fondato nel periodo che va dal 1985 al 2010 e in particolare il 52,1% negli ultimi quindici anni.

Dal punto di vista territoriale la concentrazione piu’ alta di aziende si ha nella provincia di Chieti (35%) seguono la provincia di L’Aquila e Pescara con il 23% e la provincia di Teramo 19% (grafico3). Da ultimo e’ da segnalare che, mentre in provincia di Pescara un’alta percentuale di aziende e’ concentrata nel capoluogo di provincia (58,9%), in provincia di Teramo, Chieti e L’Aquila invece si evidenzia una maggiore diffusione sul territorio in quanto la concentrazione nei capoluoghi e’ pari al (35,5%) per Teramo al (33,7%) per Chieti e (39,3%) per L’Aquila.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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