L’AQUILA – “E’ un fatto gravissimo quello a cui abbiamo assistito, perche’ ci sono degli aspetti che senz’altro si collegano con il fatto sessuale ma specialmente c’e la violenza”. Lo ha detto al Tgr regionale, il procuratore capo della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, all’indomani dell’arresto del militare di 21 anni originario dell’hinterland di Avellino, accusato di tentato omicidio e violenza sessuale.
Commentando invece lo stato di salute della studentessa universitaria di 20 anni di Tivoli (Roma) vittima dello stupro e per questo ricoverata ancora in uno stato di choc all’ospedale dell’Aquila, Rossini ha aggiunto “Secondo me non avra’ possibilita’ di rimettersi in sesto, certo la situazione li e’ compromessa, profondamente compromessa”.
STUPRO L’AQUILA. ROSSINI: “UTILIZZATO STRUMENTO DI FERRO”
“Nello stupro e’ stato utilizzato uno strumento metallico, di ferro”. Lo ha detto al Tgr regionale, il Procuratore capo della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, parlando dell’oggetto utilizzato con efferatezza dal militare di 21 anni dell’hinterland di Avellino, (arrestato ieri per tentato omicidio e violenza sessuale) nei riguardi della studentessa universitaria di 20 anni di Tivoli (Roma).
Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei riguardi del militare appartenente al 33/Esimo reggimento di artiglieria terrestre “Acqui” dell’Aquila, si afferma che non c’e’ stato rapporto sessuale nel senso tradizionale del termine, la violenza sessuale e’ stata praticata con efferatezza utilizzando appunto un corpo estraneo del quale il militare si sarebbe disfatto e mai ritrovato per l’abbondante presenza di neve.