L’AQUILA- Passano le ore e diminuiscono le speranze di trovare in vita Massimiliano Giusti, l’escursionista aquilano di 37 anni disperso sul Gran Sasso dal pomeriggio di domenica scorsa. Giusti aveva lanciato l’allarme col suo cellulare, dicendo di essere in difficoltà ma i contatti con lui si erano interrotti successivamente.

Da stamattina le squadre di soccorso hanno ripreso a cercarlo sia pure tra mille ostacoli per il forte vento e la caduta di slavine. Anche gli elicotteri incontrano difficoltà per il vento. Mentre continuano le ricerche, i genitori aspettano di avere notizie alla base della funivia. “Speriamo di trovarlo ancora in vita- ha detto uno dei soccorritori- ma le speranze sono ridotte quasi a zero.

Si tenga presente che nella zona dove stiamo cercando Giusti, le temperature, di notte, scendono sotto i 15 gradi sotto zero”. Le prime squadre sono arrivate a Campo Imperatore con una corsa speciale della funivia del Gran Sasso alle 6.

Impegnati oltre 30 tecnici del soccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), del Corpo Forestale dello Stato e della Polizia di Stato sono stati portati in zona operazioni da 3 elicotteri.

A Campo Imperatore, in rapida successione, si sono alternati gli elicotteri del 118 di base a L’Aquila, del CFS di base a Pescara, e della PS di base a Pescara. I soccorritori – si apprende da Gian Luca Ricciardulli, dell’ufficio stampa del Cnsas, stanno perlustrando la zona del Gran Sasso tra Monte Aquila, Corno Grande e Passo della Portella.

Alle 18 non è stato più possibile andare avanti; Le attivita’ di soccorso hanno visto impegnate una quarantina di persone tra i vari Corpi oltre agli elicotteri messi a disposizione dal 118, dalla Polizia di Stato e dal Corpo forestale dello Stato. Attualmente i soccorritori sono impegnati nella pianificazione dell’attivita’ di ricerca prevista per domattina all’alba.

Insieme a Giusti era presente anche Paolo Scimia, 34 anni, anch’egli dell’Aquila, che si e’ miracolosamente salvato dall’improvvisa bufera – che ha investito i due alpinisti – trovando riparo prima al rifugio “Garibaldi”, (il cui ingresso era ostaciolato da una grossa massa di neve) e poi al “Duca degli Abruzzi”, dopo aver camminato di notte carponi. L’alpinista era stato ritrovato dai soccorritori con un principio di ipotermia.

Ricordiamo che l’escursionista aquilano di 37 anni, è disperso sul Gran Sasso da domenica pomeriggio alle 14, quando dalla vetta occidentale del Corno Grande, quota 2.400 metri, ha chiesto aiuto con il telefonino.
I soccorritori della Finanza, della Forestale e del Cnsas, hanno utilizzato ieri il sistema Gps, arrivando nel punto in cui e’ stato localizzato il cellulare dell’escursionista ma giunti sul posto hanno rinvenuto solo lo zaino, gli sci ed una piccozza che apparterrebbero all’alpinista.

L’impressione dei soccorritori e’ che il 37enne, colto da improvvisa bufera, possa aver deciso ieri di scendere a valle o di essere scivolato in qualche burrone. Sul luogo delle ricerche le condizioni meteorologiche restano molto proibitive. Il vento forte, infatti, sta impedendo il sorvolo di un elicottero del Corpo forestale dello Stato.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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