L’AQUILA- Tutto secondo copione. Cialente ha vinto, anzi ha stravinto, le primarie del centrosinsitra mettendo nell’angolo Vittorio Festuccia portato dal Sel e da Rifondazione comunista. Domenica sera, a urne chiuse e risultato acquisito, il sindaco ha brindato con i suoi, visibilmente soddisfatto. “Gli aquilani sono con me- ha detto- ho preso 30 e lode”. Reminiscenze universitarie a parte (Cialente è stato un ottimo studente), a nostro parere c’è poco da sbicchierare. Sì, la vittoria su Festuccia è stata ampia, e c’era da fregarsi le mani anche perché, di là dai proclami e dai brindisi, quella candidatura aveva molto impensierito il sindaco che temeva l’effetto domino di altre primarie che al Pd sono andate di traverso. Ma quella di Cialente è stata una vittoria dimezzata, se non proprio una vittoria di Pirro come dice qualcuno. E qui i numeri parlano chiaro. Ad andare alle urne è stata quasi la metà delle persone che votarono alle primarie del centrosinistra nel 2007. Questo contraddice chi sostiene che l’affluenza sia stata un “trionfo”. Può soddisfare Cialente che si è sì sbarazzato di Festuccia, ma fino a un certo punto. Gran parte del popolo della sinistra se ne è rimasto a casa. A maggio sarà tutt’altra storia. Cialente ha dalla sua lo ‘zoccolo duro’ del Pd, ma dovrà conquistare il voto dei moderati. Sull’altro fronte la discesa in campo dell’arch. Pierluigi Properzi ha destabilizzato il Pdl. Lombardi ha lasciato il partito, ha detto che farà una propria lista e ha attaccato in modo pesante l’urbanista, lasciando capire che ad appoggiarlo sono i cosiddetti ‘poteri forti’. Properzi ha ci ha messo del suo con dichiarazioni singolari che possono disorientare l’elettorato moderato già perplesso sulla candidatura dell’architetto ritenuto da molti espressione dell’Aquila ‘tecnocratica’ sempre a galla con qualsiasi amministrazione. Alle primarie del centrodestra potrebbe esserci qualche sorpresa. Properzi non ‘buca’ e Luigi D’Eramo, candidato della Destra, procede come un treno. C’è da giurare che Giuliante e Piccone non dormono sonni tranquilli.
