L’AQUILA – “Mi preme sottolineare che i dati non sono a disposizione su un tavolo. Gli stessi progetti e programmi dell’Agenzia spaziale italiana prevedevano delle zone campione, ma per la protezione civile erano disponibili ad evento dato, cioe’ dopo l’evento. Lo stesso rischio sismico infatti non viene contemplato dalle procedure dello stesso Dipartimento di protezione civile”. Lo ha detto oggi, l’ex numero due del Dipartimento della protezione civile nazionale, Bernardo De Bernardinis, imputato nel processo sui sette membri della Commissione grandi rischi, nel corso di una deposizione spontanea. De Bernardinis ha voluto rispondere a quanto affermato poco prima dal teste chiamato dalle parti civili, Massimo Moriggi, gia’ analista fotointerprete per l’Istituto geografico militare di Firenze e ora ricercatore scientifico, che ha parlato della possibilita’ di utilizzare i dati del sistema satellitare sulla vulnerabilita’ sismica degli edifici a rischio crollo. “Il piano straordinario di telerilevamento – ha aggiunto De Bernardinis – era per il rischio idrogeologico ed idraulico e per il mappamento dei fenomeni relativi a questi rischi. I dati vanno dal 2002 al 2008. Nel 2009 i dati disponibili sono stati pubblicati al dicembre dello stesso anno. Il sottoscritto all’Aquila dal pomeriggio del 2009, ha organizzato i campi, doveva vedere la situazione dell’Aquila sotto il profilo del rischio idrogeologico, ed ho attivato le procedure attraverso i centri di competenza per vedere cosa il terremoto aveva fatto prima del 6 aprile per poi confrontare i dati con il dopo e capire i nuovi rischi sul territorio dal punto di vista idrogeologico. E’ importante avere un archivio pregresso di dati perche’ se non lo si ha il dato non e’ significativo. Dopo la scossa del 6 aprile, la stessa Agenzia spaziale italiana attivo’ la procedura per l’acquisizione dei dati e delle immagini. Il 27 luglio 2009, organizzai una tavola rotonda con i soggetti interessati per chiedere quali fossero i dati disponibili. All’epoca c’erano solo due satelliti disponibili, ed i relativi risultati davano una qualita’ non utilizzabile. Quindi non e’ vero che quei dati erano disponibili, i dati disponibili erano su alcune cose, l’attivazione per poter reperire i dati era a seguito degli eventi non in precedenza degli stessi. Sarei stata la persona piu’ felice non solo per il mio popolo ma per me e per questo Paese se li avessi potuti utilizzare. I rapporti finali sul 2009 partono dal 2010”.
Grandi rischi. de bernardinis:”rischio sismico non contemplato”
DEPOSIZIONE SPONTANEA
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