L’AQUILA – “Spesso, in queste ultime settimane, sono stato accusato di contribuire allo ‘scaricabarile delle responsabilità’ che rallenta i processi della ricostruzione all’Aquila. Chiedo: come si fa a rimanere in silenzio rispetto a sorprendenti e strumentali accuse che giungono dal primo cittadino dell’Aquila, anche quando, come in questo caso, gli elementi a base della critica sono stati forniti proprio da Cialente e dai suoi uffici?”

Così il Commissario Delegato per la Ricostruzione e Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, in risposta alle accuse del Sindaco Cialente sulla asserita circostanza che le strutture commissariali abbiano fornito al Ministro Barca “dati sbagliati” sullo stato della ricostruzione.

In merito alla ricostruzione degli immobili privati, il prospetto a disposizione del Ministro è quello fornito dallo stesso Comune dell’Aquila, che viene aggiornato settimanalmente proprio dal Comune in collaborazione con la filiera Fintecna, Cineas e Reluis.

“Se quei dati sono sbagliati – precisa Chiodi – la responsabilità non puó essere imputata al Commissario che ha solo trasmesso al Ministro Barca i relativi prospetti. E poi: in che modo sono sbagliati?”.
Il Sindaco dell’Aquila fa poi confusione, affermando che la ricostruzione delle ‘E’ partirá alla fine del 2013.

“I dati in nostro possesso ci dicono che l’esame completo di tutte le pratiche ‘E’ fuori centro storico e presentate prima del 31 agosto 2011, terminerà entro il prossimo 30 aprile. Da quella data, quando i comuni emetteranno i relativi provvedimenti di contributo, partiranno gli ultimi cantieri che complessivamente si riferiscono a circa 7500 immobili.

Le pratiche protocollate a partire da 1º settembre 2011 verranno esaminate entro il 31 agosto di quest’anno e per esse gli ultimi cantieri partiranno proprio a ridosso di quella data. Non comprendo – sottolinea il Commissario – da dove Cialente peschi la girandola di dati e date sparati sulla stampa che hanno il risultato di trasmettere sconforto e disorientamento”.

“Sul problema della filiera Cialente insiste a non voler capire. Sia il Ministro Barca che tutti i rappresentanti dei dicasteri nazionali ed io stesso, lo abbiamo rassicurato sul fatto che la filiera resterà almeno per l’esame di tutte le pratiche fuori centro storico, approfondendo poi la possibilitá che la stessa filiera collabori, nei modi e nei tempi da stabilire, per l’ancora piú complesso lavoro relativo agli immobili situati nei centri storici”.

Cialente non condivide poi che il Ministro Barca abbia sottolineato più volte che all’Aquila si sia fatto molto e che non si sia stati capaci di comunicarlo.”Da parte mia – riferisce Chiodi – aggiungo che accanto ad una difficoltà di ordine comunicativo vi è stata anche una ferma volontà disinformativa di chiara matrice politica, come quest’ultimo caso inequivocabilmente dimostra.

Cialente in tali occasioni ha sempre dimenticato che il caos, produttivo di incertezza e sfiducia nel futuro, puó essere un boomerang impietoso”.Cialente, infine, si chiede dove siano i fondi per le scuole dell’Aquila.

“La domanda mi sconforta. Gli ho scritto più volte e il recente decreto commissariale del 14 febbraio scorso, attribuisce al Sindaco una prima dotazione, pronto cassa, di 18,5 milioni di euro. Entro il prossimo 15 marzo il Sindaco mi dovrá dire dove impiegare questa prima dotazione, individuando una serie di interventi prioritari. Gli interventi ulteriori saranno immediatamente finanziati con apposito urgente provvedimento”.

“Assisto ormai da tre anni ad uno spettacolo sconcertante di un Sindaco che dice tutto e il contrario di tutto, come nel caso della presunta inutilità del piano di ricostruzione, smentita dalla sua presentazione poche settimane fa e dalla successiva integrazione con altri piani di varia natura (quello strategico, quello della mobilitá, etc…)”.

“Ho l’impressione – conclude Chiodi – che Cialente abilmente stia cominciando a prendere le distanze dal governo e dal suo ‘inviato’ all’Aquila. Del resto, non mi stupisce poiché ne ha dette di tutti i colori appena insediato, salvo poi benedire l’incarico a Barca ed ora, per ora, criticare le veritá che diffonde. Il Sindaco Cialente ha compreso che il ritornello ‘via il Commissario’ non ha piú motivo di essere brandito ed ha invece cominciato le selezioni per individuare un nuovo e piú proficuo ‘capro espiatorio’ “.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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