L’AQUILA – “Vorrei sempre evitare polemiche pretestuose ma, nell’interesse della Citta,’ sono costretto a puntualizzare i dati e le mie affermazioni: solo partendo da dati oggettivi, infatti, si possono risolvere i problemi.
Mascherandoli, o sottacendoli, al contrario, si persevera in un delittuoso atteggiamento che, complice l’abbandono di fatto della Citta’ da parte del Governo Berlusconi, a partire dalla prima meta’ del 2010, ha fatto si che pressoche’ nulla si sia fatto in questi tre anni, che la ricostruzione pesante sia ferma e nulla sia accaduto, neanche un centesimo investito, per il rilancio economico e produttivo.
Rimando al verbale della Commissione Parlamentare nel giorno dell’udienza del Ministro Barca: i dati in essa riportati nascono dalla mistificazione che compie la struttura tecnica di missione, inserendo nella ricostruzione delle E dati relativi alla riparazione delle B e delle C, una ricostruzione condotta rapidamente e con successo, per oltre 9500 unita’ immobiliari, dal Comune dell’Aquila, allorquando, la filiera Fintecna- Reluis – Cineas da noi diretta, opero’ con sufficiente celerita’.
La verita’ e’ che la struttura tecnica di missione fornisce dati confusi per mascherare il suo totale insucesso, anzitutto nei 15 mesi persi per la stesura delle linne guida per le E delle periferie e successivamente nel pasticcio combinato nell’organizzazione dei lavori della filiera.
Questi sono dati oggettivi!
Se pure dovessimo avere l’approvazione dei contributi, per tutte le 8500 pratiche ( cosa della quale purtroppo dubito) e’ chiaro che la fine dei lavori di riparazione o ricostruzione delle E a questo punto andrebbe a meta’ 2013 inizi 2014: 5 anni per riparare le case E della periferia!
Questo da’ prova del drammatico e vertiginoso fallimento della struttura tecnica di missione, che aveva questo compito, e non quello di dilettarsi in piani strategici e della stessa struttura commissariale.
Altro esempio lamapante della insufficienza ed inefficacia della struttura di missione sta nel fatto che a tutt’oggi, 11 marzo 2012, ancora non vi sia certezza di chi eseminera’ le 15mila pratiche relative alle unita’ immobiliari dei centri storici. Se non dovesse farlo la filiera, chi lo fara’?
Perche’ non si e’ provveduto a creare e a preparare la struttura alternativa, proposta dal Comune dell’Aquila, nel settembre 2012?
Chi risponde di questa incuria, vero e proprio menefreghismo?
Ritardi che si traducono nel disagio dei cittadini, nella loro rabbia, nei costi ormai insostenibili dell’emergenza assistenziale, nella esiziale mancanza di alloggi per gli studenti universiatri.
Poiche’ sono abituato a parlare con i dati, rinvio nuovamente al verbale della commissione territorio della camera dei deputati.
Circa la questione della scarsa informazione ai cittadini, mi chiedo cosa si dovrebbe comunicare, qual’e’ il tanto fatto e chiedo a Chiodi, che ha 8 addetti stampa alla SGE, di quanti altri ne ha bisogno per renderci noti i grandi successi di questi anni.
Sul piano di ricostruzione, aspetto di conoscere per quale motivo il commissario e la provincia siano stati assenti all’avvio della conferenza di servizi per la sua approvazione, atto che ritengo gravissimo.
Tra l’altro il suo candidato sindaco De Matteis, afferma ripetutamente che Chiodi si sarebbe gia’ voluto dimettere da commissario e che starebbe restando solo per approvare i piani di ricostruzione.
Domanda: perche’ dei 23 piani presentati ancora nessuno, a distanza di mesi e mesi, ha raggiunto l’intesa?
Perche ‘ non partecipa alle conferenze di servizio?
La verita’ e’ che Fontana non vuole raggiungee l’intesa per gestire lui con Chiodi la ricostruzione.
Per le scuole, mi chiedo perche’ i soldi destinati a L’Aquila, siano andati in tutte le altre citta’ abruzzesi anche non colpite dal terremoto e perche’ al Comune dell’Aquila siano stati dari solo 12 milioni di euro a fronte dei 45 necessari, giacche’ 6 milioni sono fondi non del commissario ma del partito democratico ( Legge Mancia.)
Infine, non sto assolutamente prendendo le distanze da questo Governo. Come rispetto al precedente, io giudico gli atti in rapporto agli interessi della mia Citta’, che vengono prima di tutto, prima di valutazioni di oppurtunita’ politica, prima di qualsiasi mio interesse particolare.
Aspetto gli atti di questo Governo, per poter fare come fatto anche col Governo Berlusconi; manifestazioni di apprezzamento e ringraziamenti o, se necessario, dure contestazioni. Tutto cio’ perche’tutti noi aquilani, cosi’ come ormai
riportato dalla stampa nazionale, sappiamo di essere stati abbandonati a noi stessi.
Ritengo che tutti noi abbiamo non piu’ il diritto, ma il dovere, di difendere la Citta’ ed il nostro futuro nei confronti di chi non solo non ci risolve i problemi ma ce li crea.
Se qualcuno sta prendendo le distanze, e’ piuttosto il Governo che ormai ha di fatto dimissionato la struttura commissariale, prendendo atto del suo oggettivo fallimento.”
Il Sindaco dell’Aquila