L’AQUILA – È arrivato allo stadio Fattori dell’Aquila un’ora prima dell’inizio della partita Italia Emergenti vs England Students; sotto gli occhiali da sole il sopracciglio destro visibilmente gonfio: souvenir della vittoria messa a segno con la Scozia con cui l’Italia ha scansato il cucchiaio di legno nell’ultima edizione del Sei Nazioni.
Nelle gambe ancora l’adrenalina di quella vittoria, nella testa ancora i festeggiamenti romani per l’impresa, ma niente e nessuno gli avrebbe impedito di essere a L’Aquila in un giorno tanto importante. Chi è? È Andrea Masi, estremo della Nazionale Azzurra, tre quarti degli Aironi, nuovo testimonial Armani per la linea Sport EA7 e, domenica, nella sua città natale, testimonial dell’evento benefico di L’Aquila Ovale: un campo per un futuro.
Un’intera giornata, quella del 18 marzo, con il rugby a fare da denominatore comune: il match internazionale Italia Emergenti vs England Students, musica, giochi, i divertenti skatch della Nazionale Italiana Cabarettisti e, in conclusione, il Terzo Tempo che ha visto protagonisti non solo i giocatori, ma anche la città.
L’intero ricavato a disposizione per la costruzione di un campo da rugby a L’Aquila.
Dopo la bella vittoria con la Scozia un’altra giornata all’insegna del rugby, ma dal sapore decisamente diverso: “Non volevo e non potevo mancare all’appuntamento di oggi.
Al di là dell’amicizia fraterna che mi lega a Lanfranco mi fa particolarmente piacere essere nella mia città in occasione di un evento tanto importante” – afferma con voce pacata e l’umiltà che da sempre lo caratterizza.
Lontano anni luce dall’atteggiamento un po’ snob di alcune star sportive, Masi, ovvero il miglior giocatore dell’edizione 2011 del Sei Nazioni, non smette mai di farsi trovare disponibile per scattare una foto o firmare un autografo, neanche quando si ritrova letteralmente accerchiato da bambini, mamme e tifosi … riesce ad accontentare proprio tutti!
“È incredibile l’affetto che questa città mi dimostra costantemente da ben dieci anni. Ed è proprio questo che mi da una marcia in più in campo: voglio sempre giocare al massimo per ripagare, con una bella prestazione, tutto l’affetto che mi rivolgono” – afferma quasi inconsapevole dell’importanza delle sue parole.
Oggi, non indossi la maglia azzurra, non sei in campo a giocare, eppure, negli abiti di uno dei brand italiani più famosi al mondo, stai conducendo, decisamente in vantaggio, una partita tanto importante a fianco di L’Aquila Ovale: “è fondamentale non spegnere i riflettori sulla tragedia che ha colpito questa città e sono convinto che il rugby possa servire anche a questo: L’Aquila ha bisogno di attenzione e, soprattutto, di iniziative che portino a sviluppi concreti verso la ricostruzione”.
Oggi, a L’Aquila, si è tornati quasi a respirare la spensieratezza che si viveva prima del terremoto: la formazione azzurra al Tommaso Fattori, il pubblico delle grandi occasioni per assistere ad un match internazionale, musica, divertimento e bambini che giocano a pochi passi dalla zona rossa: “L’Aquila è una città di rugby, credo davvero che questo sport fosse scritto nel nostro destino; è il tasto giusto da premere per non dimenticare quanto accaduto e per iniziare, finalmente, a fare qualcosa che possa riavvicinare i cittadini alla normalità, anche semplicemente attraverso la costruzione di un campo da rugby in cui i bambini possano giocare e crescere con questo sport”. I.F.