L’AQUILA –  “La vicenda della Capodarco, e della conseguente riduzione di servizi all’utenza sanitaria aquilana, ha da tempo la massima attenzione da parte del Comune dell’Aquila e mia personale. Rassicuro pertanto il rappresentante sindacale Simone Tempesta sul fatto che proseguirà, con ancora maggiore forza e decisione, il mio pressing istituzionale che non finirà sino alla conclusione positiva di questa vicenda”.

Interviene con decisione il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente dopo l’ennesima denuncia da parte dei sindacati di categoria e dopo lo stato di agitazione proclamato dai lavoratori della cooperativa Capodarco.

“Alle proteste dei sindacati e dei dipendenti si sono aggiunte, in questi giorni, le sacrosante rimostranze degli utenti. – ha proseguito il sindaco Cialente – Sono già intervenuto presso il Direttore generale Giancarlo Silveri e ricordo, inoltre, che il Consiglio comunale dell’Aquila, su proposta dell’assessore alla sanità Roberto Riga, ha unanimemente votato un ordine del giorno a sostegno della vicenda. Nella settimana entrante, in ogni caso, mi recherò personalmente negli sportelli e negli uffici gestiti dalla società per verificare la situazione e ascoltare sia i dipendenti che i cittadini.

Peraltro so per certo che, quando la Commissione del senato ha effettuato un’ispezione nei locali dell’ospedale, ha trovato una situazione di normalità e di piena funzionalità, con tutti gli sportelli attivi. Mi chiedo perché quando la Commissione è andata via sono ricominciati i disagi. Sottolineo con preoccupazione e rammarico che le ore decurtate agli uffici aquilani della cooperativa sono state spostate in favore della Asl territoriale di Avezzano. La città dell’Aquila non può pagare e non pagherà il prezzo di politiche di sciacallaggio ai danni di un territorio ferito. Una battaglia che conduco dal giorno dopo il sisma, anche a costo di attirarmi delle critiche e di passare per ‘litigioso’, e che continuerò a portare avanti tutte le volte, come si è verificato di recente per l’Agenzia delle Entrate, in cui si tenterà di depredare di risorse e di servizi la città capoluogo d’Abruzzo”.

Sulla questione interviene anche l’assessore comunale alla Sanità Roberto Riga. “Trovo vergognoso che, – ha dichiarato l’assessore Riga –  approfittando del fatto che ormai vi sia un’unica Asl Avezzano- Sulmona- L’Aquila, si cerchi di depauperare il nostro territorio in favore di altri.

Il Comune dell’Aquila ha già avviato una decisa azione a tutela dei servizi sanitari locali erogati dalla cooperativa Capodarco. Ricordo, infatti, che ho personalmente promosso un incontro istituzionale, che si è svolto nella Residenza municipale, con i sindacati di categoria e con i vertici della società per affrontare la situazione e programmare azioni di intervento concrete ed efficaci.

Incontro al quale peraltro, benché invitata, la Asl ha ritenuto di non partecipare. Ho inoltre presentato un ordine del giorno, votato all’unanimità dal Consiglio comunale, a tutela dei livelli occupazionali della cooperativa e della garanzia dei servizi agli utenti. La nostra attenzione, comunque, continua ad essere massima. Seguiremo passo passo l’evolversi della situazione e ci riserveremo di attuare tutte le iniziative necessarie a difesa del nostro territorio”. 


SANITA’ PEZZOPANE: “UTENTI AQUILANI PAGANO IL DISINTERESSE DI CHIODI”

 “Un’ennesimo, vergognoso scippo ai danni della città dell’Aquila, che paga in termini di disservizi anche nel campo sanitario le penalizzanti scelte politiche del Commissario Chiodi”.

L’assessore  alle politiche sociali Stefania Pezzopane interviene sui disagi provocati, in termini di rallentamenti nei servizi ai cittadini, a causa della contrazione di ore alla società Capodarco, che gestisce i servizi del Cup e del call center  della Asl dell’Aquila.

“La società Capodarco – prosegue l’assessore Stefania Pezzopane – che, da anni, gestisce servizi fondamentali per gli utenti della sanità, ha avuto una riduzione del monte ore, nell’ambito della convenzione con la Asl, dovuto a una carenza di risorse finanziarie. Nonostante, dunque, le rassicurazione di Chiodi e del suo assessore al ramo sul riequilibrio dei conti della sanità, il settore continua a vivere una situazione di colpevole difficoltà e di intollerabile carenza in termini assistenziali. A questa vergogna se ne aggiunge un’altra. I 47 milioni di euro pagati dall’assicurazione per il crollo del nosocomio aquilano sono stati dirottati per coprire il buco della sanità a livello regionale. Anche in questo caso Chiodi aveva ampiamente rassicurato l’opinione pubblica e i cittadini aquilani sul fatto che nulla sarebbe stato tolto all’ospedale e alla Asl aquilani. Ora si scopre l’ennesima bugia. Come denunciano i sindacati sono state sottratte, nell’ambito del contratto, ben 3mila e 500 ore alla società Capodarco per quanto riguarda i servizi all’interno dell’ospedale dell’Aquila e il monte ore è stato dirottato ad Avezzano. Questo vuol dire mancanza di risposte, rallentamenti e disservizi in un settore delicato e nevralgico come quello della sanità e in un territorio che contnua a vivere una situazione di estrema difficoltà a causa del sisma. Una vera e propria emergenza  – ha concluso l’assessore – rispetto alla quale il Comune dell’Aquila interverrà con decisione presso la Asl e presso la Regione Abruzzo a tutela della città dell’Aquila e del territorio”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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