L’AQUILA – Un piano di ricostruzione vuoto, che parla soltanto di manutenzione straordinaria, bocciato dagli ordini professionali e poco o per niente utile alla città. Usa la grinta, la decisione di sempre Giorgio De Matteis, candidato sindaco dell’’Aquila Città Aperta’, per attaccare l’amministrazione uscente in quello che dovrebbe essere il suo progetto di ricostruzione più consistente, sia pure presentato con tre anni di ritardo. De Matteis non le manda a dire al sindaco, né ai suoi assessori, in particolare quello per la Ricostruzione. “Qui- dice- si vogliono prendere ancora in giro gli aquilani, come è stato fatto finora. Sentite che cosa dicono gli architetti sul piano per rifare per la città presentato all’inizio di marzo”. E legge un documento che, se non altro, ha il pregio della chiarezza. “Ecco- continua De Matteis- queste osservazioni erano state chieste direttamente dal Comune agli ordini professionali. Dicono che, testuale, ’ la tempistica non ha giovato alla qualità del piano di ricostruzione, sono passati due anni infruttuosi dal punto di vista propositivo e progettuale, non c’è stata nessuna richiesta di vera collaborazione, il piano non ha i requisiti, in sostanza tutto è rimasto com’era’”. Insomma, secondo De Matteis, “manca un disegno complessivo della città e sono state disattese le aspettative degli aquilani, questo piano così com’è non avrà mai l’intesa del governo!”.

“Il sindaco uscente- aggiunge- dice che andrà avanti lo stesso, anche se non ci sarà l’intesa, ma intesa su che? Il piano in fondo è falso, inutile e inapplicabile. Insomma, è un atto vuoto”.

De Matteis insiste poi su quanto fosse necessario approvare rapidamente un piano di ricostruzione per favorire la ripresa delle attività produttive. “Il governo, interpellato, lo aveva chiarito all’amministrazione uscente con una nota del luglio 2011. Poteva procedere con piani stralcio, ma a patto che fosse stato approvato il piano di ricostruzione. Niente piano, niente ripresa per le attività produttive. La verità è che la giunta uscente è nel tunnel, non sa come uscirne e vuole giustificare quest’ennesima presa in giro. Dica piuttosto l’amministrazione come spiega le 4.329 pratiche della ricostruzione pesante ancora bloccate nei suoi uffici.

“Se saremo eletti, dovremo mettere a posto tutte queste cose e già ci stiamo lavorando”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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