L’AQUILA – Dopo 3 anni dal sisma, contraddistinti dal totale immobilismo della giunta comunale, negli ultimi giorni assistiamo a mirabolanti imprese di facciata.
Rifacimento dei marciapiedi, inaugurazioni di ponti, posizionamento di nuovi spartitraffico, mercato a piazza d’armi, proclami sul completamento dello stadio di acquasanta e, udite udite, persino le assicurazioni sulla ricostruzione delle case” E” in periferia entro il 2013!
E’ lecito chiedersi: ma sino a ieri dove stava Cialente? Si è svegliato solo ora da questo lungo letargo e si è ricordato che almeno la manutenzione ordinaria doveva essere fatta anche in una città terremotata?… E tutti gli impedimenti che, a suo dire, lo avrebbero ingessato in questi anni sono stati improvvisamente superati?
Usare interventi ordinari che alla nostra città spettavano di diritto, per meri interessi elettorali, è offensivo della dignità degli aquilani.
Caro Cialente: terremotati sì ma fessi no!