L’AQUILA – Opere cantierabili, legge sull’edilizia, riduzione dei tempi di pagamento dei fornitori, patto di stabilita’ dei comuni, tempi rapidi e certi per la pubblicazione dei bandi e strumenti di garanzia per poter accedere a nuovi investimenti sono alcune delle leve che la Regione puo’ utilizzare per stimolare la circolazione di liquidita’ nel sistema economico abruzzese.
E’ quanto ha assicurato il Presidente dell’Esecutivo, Gianni Chiodi durante l’incontro odierno del Patto per lo sviluppo che ha affontato in una sessione straordinaria le problematiche del credito, alla presenza del Presidente regionale dell’Abi, e da dove e’ emersa la necessita’ di creare una “filiera del credito” tra Regione, imprese, istituti di credito.
“Il momento e’ estramente difficile – ha ammonito Chiodi – e nessuno puo’ credere che possa esistere una panacea a temi che coinvolgono il sistema creditizio internazionale. Imprese e banche in quanto aziende perseguono loro precisi scopi, la Regione deve essere impegnata sul fronte dell’efficienza e del massimo rigore nella spesa.
Le imprese devono convincersi – ha proseguito – che e’ necessario patrimonializzarsi, le banche devono dare risposte giuste per sostemere la domanda di cambiamento e gli investimenti. La Regione – ha detto – oltre a risanare il proprio deficit ha anche dimezzato i tempi di pagamento dei fornitori nella sanita’”.
Il Presidente ha quindi richiamato la platea a “riflettere sulla proporzione delle problema in Abruzzo: 12 miliardi di euro di affidamento del credito al nostro sistema economico. Una proporzione gigantesca per farci pensare di poter incidere in maniera profonda ma nel modo migliore certamente si'”.
Secondo i dati resi noti dall’Abi nel corso della sessione straordinaria del Patto per lo sviluppo, il comportamento della clientela abruzzese rientra nella media dei parametri nazionali, anche se le maggiori criticita’ si registrano sul fronte della sofferenza delle imprese (l’8,3 per cento rispetto al 5,2 della media nazionale), e sul fronte del merito al credito (possibilita’ di ricapitalizzarsi, forme di sostegno esterno come il veture capital).
Ma in Abruzzo ci sono anche grandi opportunita’:una di queste e’ il cantiere aquilano, il “piu’grande cantiere d’Europa” come e’ stato definito. Dall’Abi, poi, sono anche arrivate sul tavolo del Patto notizie confortanti per famiglie ed imprese, grazie agli accordi che l’Abi nazionale ha sottoscritto con il Ministero dell’Economia e le organizzazioni datoriali.
Da un lato riguardano il consolidamento (sospensione delle rate di mutuo e delle quote capitale per operazioni di leasing per 12 mesi, allungamento della durata dei mutui, degli anticipi bancari e delle scadenze del credito agrario); dall’altro il sostegno agli investimenti che passa attraverso un accordo con la Cassa depositi e prestiti per un ammontare di 10 miliardi di euro: di cui 8 destinati alle piccole e medie imprese, e 2 miliardi al recupero dei crediti vantati verso la Pa.
Su questo punto in particolare, il Presidente Gianni Chiodi ha spiegato di essere intervenuto sul Ministero perche’ sembrerebbero escluse dalla misura le regioni in Piano di rientro. “E’ illogico che si taglino fuori i sistemi economici che piu’ dovrebbero essere sostenuti”, ha precisato ricordando che “l’Abruzzo non ha piu’ un problema di deficit di bilancio avendo da due anni conseguito un avanzo, che lo scorso aprile e’ stato certificato in oltre 5 milioni di euro.
Quindi e’ giusto che il Ministero chiarisca la nostra posizione”. Tornando agli accordi,secondo l’Abi il 90 per cento degli istituti di credito nazionale ha aderito mentre addirittura in Abruzzo si e’ arrivati a toccare il 95 per cento delle adesioni.