L’AQUILA- Il commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi e il sindaco Massimo Cialente si sono incontrati oggi col ministro Fabrizio Barca. Chiodi ha detto al ministro di ritenere essenziale che il Comune dell’Aquila nporti al più presto in conferenza di servizio il Piano di ricostruzione. Prima della riunione aveva detto:“Ho la fondata impressione, parafrasando un recente slogan pubblicitario, che al sindaco Cialente piacerebbe ‘vincere facile’. Dopo la riconferma a sindaco della città dell’Aquila, mi sembra che stia, tanto sapientemente quanto inutilmente, intavolando una strategia precisa. Vorrebbe dimostrare che con l’imminente ritorno delle competenze agli enti locali, Regione e comuni in primis, la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma partirà a razzo. Vorrei ricordare a Cialente che tutto ciò accadrà ugualmente, prescindendo dal fatto che il governo riconsegni o meno i poteri commissariali agli enti locali.
Infatti, il lavoro oscuro di programmazione e di progettazione portato avanti in questi ultimi mesi, con difficoltà non solo tecniche ma, mio malgrado, anche di tipo politico, è in fase di ultimazione.
L’esame dei progetti degli immobili classificati ‘E’ fuori centro storico e i piani di ricostruzione sono attività che proprio in queste ultime settimane si avviano a conclusione, grazie ad un lavoro silenzioso e poco evidente.
Di conseguenza, entro le prossime settimane sia la ricostruzione degli edifici gravemente danneggiati fuori centro storico, per circa 9000 cantieri, sia quella dei progetti in procedura accelerata nei centri storici, che per il solo capoluogo si stima in circa 2000 proposte, saranno definitivamente avviati. E questo perché i progetti sono stati esaminati dalla filiera, perché esiste una ordinanza che consente al sindaco, comparando la proposta ricevuta con il piano di ricostruzione adottato, di approvare progetti del centro storico compatibili con la programmazione fatta proprio per i centri storici.
Se il lavoro sin qui svolto dal Commissario e da chi lo supporta non fosse stato produttivo, oggi non si potrebbe parlare di ricostruzione imminente degli edifici più danneggiati e dei centri storici.
Il Sindaco Cialente, oggi e non domani o tra qualche giorno, deve avviare i cantieri. Lo deve sia a chi gli ha ridato fiducia nelle recenti elezioni amministrative sia a chi avrebbe voluto cambiare. Ma lo deve soprattutto in quanto non vi è alcun ostacolo e perché lo prevedono le norme di questo Paese. Se farà questo sono disponibile, come ho fatto in solitudine con il primo dei cantieri aperti in centro storico, ad accompagnare il Sindaco ad ogni consegna di lavori”.