L’AQUILA – Finisce dunque entro l’estate la gestione commissariale del dopo terremoto. Il governo ha deciso: passeranno ai Comuni tutti i poteri che erano prima del commissario alla ricostruzione. Esce di scena Chiodi, entrano in campo i sindaci del cratere sismico. Saranno loro a gestire il dopo terremoto: assistenza alla popolazione e, in particolare, ricostruzione dei centri storici.
Cialente è euforico. Dopo mesi di polemiche, diatribe, accuse reciproche tra lui e il commissario, può mettere finalmente le mani sulla ricostruzione della città, un’ambizione coltivata a lungo, certo legittima, che oggi diventa realtà. Tra pochi mesi non ci saranno più intermediari tra il Comune e il governo. Alla Regione resta, e non è poco, il controllo della spesa per la fase due del terremoto, ma è al Comune che spetta la gestione diretta. A gennaio chiuderà la filiera, Fintecna, Reluis e Cineas andranno a casa.
Il Comune, se il governo darà il suo assenso come sembra, farà tutto in proprio. Creerà una struttura tecnica ad hoc al posto della filiera, per l’esame dei progetti della ricostruzione. Cialente ha chiesto quaranta nuove assunzioni tra tecnici e addetti di altro genere e si prepara a trasferire gli uffici oggi occupati dalle ‘Tre Sorelle’, dalla Scuola della Guardia di Finanza a Coppito, nei locali di palazzo Rotilio all’Aquila. Il sindaco assicura che in questo modo le pratiche andranno avanti spedite e che in pochi messi potranno essere esaminati e resi cantierabili almeno 2.000 progetti. Di più: entro la primavera del 2013, partirà la ricostruzione del centro storico dell’Aquila, e se non sarà così, lui è pronto a dimettersi.
Grande entusiasmo, insomma, da parte del sindaco rieletto, ma ci sembra opportuno fare alcune considerazioni. Con l’uscita di scena della gestione commissariale, il Comune non avrà più alibi. Se prima le cose non andavano la ‘colpa era di Chiodi’ o della filiera, o della struttura commissariale in generale. Tra qualche mese non più. Il Comune risponderà in proprio di scelte e situazioni. Insomma, sarà tutto più chiaro. Ma vogliamo dire subito che su eventuali nuove assunzioni è necessario che ci sia il massimo della trasparenza come ha chiesto il ministro Barca, e che avvengano secondo norme codificate e non prevalgano invece le amicizie e le clientele come spesso è avvenuto in passato.
Infine una considerazione. “Nelle prossime settimane- ha detto il commissario alla ricostruzione Gianni Chiodi- sarà definitivamente avviata sia la ricostruzione degli edifici E fuori del centro storico per 9.000 cantieri, sia la procedura accelerata nei centri storici che per il solo capoluogo si stima in 2.000 proposte”. Ecco, all’Aquila e agli aquilani “andrà di lusso” se Cialente riuscirà a fare altrettanto nei prossimi tre anni.