L’AQUILA – Stop all’autonoma sistemazione per chi è fuori città o appoggiato in situazioni di fortuna. E ancora: coppie ‘scoppiate’, persone con disabilità appartenenti alla cosiddetta commissione speciale potrebbero essere i primi a lasciare il Cas per occupare gli alloggi liberi del progetto case. In più tutti gli aquilani che hanno chiesto di passare al progetto Case rinunciando al contributo statale. Tutela massima per chi ha contratto un regolare affitto.
E’ questo il quadro che si va delineando per quanto riguarda la spesa che lo Stato continua ad affrontare per l’emergenza Abruzzo: il Cas, il contributo di autonoma sistemazione. Milioni e milioni di euro, bisogno per alcuni, guadagno per altri, devono essere ridotti.
E oggi lo dice anche l’assessore comunale Fabio Pelini che ai microfoni di AquilaTv parla di “necessaria razionalizzazione ma senza nessuna imposizione”. Per ora almeno. “I criteri sono quelli della razionalizzazione e del risparmio – dice Pelini – partendo dai nuclei più a disagio, quelli più numerosi”. Quelli cioè che costano di più alle casse dello Stato.
Il processo era già partito nella precedente consiliatura e deve essere portato avanti insieme alla “decompressione dei nuclei famigliari”, cioè coloro che sono in alloggi troppo piccoli rispetto alle loro esigenze. “Ma bisogna stare tranquilli – rassicura – nessuno verrà lasciato solo e cercheremo di arrecare meno disagio possibile ai cittadini”.
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