L’AQUILA- Il fatto non costituisce reato. Con questa formula il gup del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, ha assolto, in un procedimento con rito abbreviato, il vescovo ausiliare dell’Aquila, monsignor Giovanni D’Ercole.
Il presule doveva rispondere di rivelazioni di segreto d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta relativa al tentativo di truffa con i fondi per il sociale stanziati dall’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi, tramite la Fondazione Abruzzo Solidarieta’ e sviluppo Il pm Antonietta Picardi aveva chiesto cinque mesi di reclusione. Condanna a 1 anno, con l’accusa di falso, per il sindaco di San Demetrio ne’ Vestini Silvano Cappelli, non luogo a procedere nei confronti di Nicola Ferrigni. Sono stati invece rinviati a giudizio con l’accusa di tentata truffa e altri reati in concorso Fabrizio Traversi, ritenuto la ‘mente’ del mancato raggiro, e il medico aquilano Gianfranco Cavaliere. Il processo e’ stato fissato al prossimo 24 gennaio.
GIOVANARDI: “FELICE PER L’ASSOLUZIONE”
“Sono felice per l’assoluzione di Mons. D’Ercole all’Aquila della cui assoluta buona fede non ho mai dubitato. Aggiungo che per quanto mi riguarda anche gli altri indagati si sono sempre comportati con grande correttezza: mi dispiace soltanto che durante tutta la richiesta sui cosiddetti fondi Giovanardi nessuno mi ha interpellato, perche’ avrei potuto spiegare che il meccanismo di erogazione di quei fondi era ed e’ a riparo da ogni eventuale tentativo di truffa”. Lo afferma Carlo Giovanardi del Pdl.