L’AQUILA – Cessa lo Stato di Emergenza e termina così la fare calda del post terremoto dell’aprile del 2009. Ma cosa accadrà adesso? Dall’emendamento al Decreto-legge n.83 “Crescita” (CHE ALLEGHIAMO IN BASSO) recante misure urgenti per la chiusura della gestione dell’emergenza nella Regione Abruzzo, colpita dagli eventi sismici del 6 aprile 2009, il Consiglio dei Ministri ha di fatto ha messo la parola fine sullo Stato di Emergenza, prorogato due volte in data 17 dicembre 2010 e 4 dicembre 2011, la data certa resta il 31 agosto 2012.
COMMISSARIO OPERA FINO AL 15 SETTEMBRE
Nel decreto alla firma, il punto 2, conferma che “continuano ad operare sino alla data del 15 settembre 2012, al solo fine di consentire il passaggio delle consegne alle amministrazioni competenti in via ordinaria, il Commissario delegato per la ricostruzione, tutti gli uffici, le strutture, le commissioni e qualsiasi altro organismo costituito o comunque posto a supporto del Commissario delegato.
IL PERSONALE CONTINUA AD OPERARE FINO AL 31 DICEMBRE
In ragione della necessità di procedere celermente nelle azioni di sostegno alla ricostruzione dei territori, nonché di assicurare senza soluzione di continuità l’assistenza alle popolazioni colpite dal sisma, il personale con contratti di lavoro a tempo determinato o comunque flessibile in servizio presso Comuni, Province e Regione Abruzzo, assunto sulla base delle Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri adottate in attuazione del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39 convertito in legge 24 giugno 2009, n. 77, continua ad operare, fino al 31 dicembre 2012, presso le medesime amministrazioni.
15 SETTEMBRE: CHIODI FORNISCE RELAZIONE INTERVENTI
Il Commissario delegato per la ricostruzione fornisce al Presidente del Consiglio dei Ministri, entro il 15 settembre 2012, una relazione dettagliata sullo stato degli interventi realizzati e in corso di realizzazione, della situazione contabile e una ricognizione del personale ancora impiegato, ad ogni titolo, nella emergenza e nella ricostruzione.
16 SETTEMBRE: LA RICOSTRUZIONE PASSA ALLE AUTONIME LOCALI
A decorrere dal 16 settembre 2012, la ricostruzione e ogni intervento necessario per favorire e garantire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal sisma del 6 aprile 2009, sono gestiti sulla base del riparto di competenze previsto dagli articoli 114 e seguenti della Costituzione, in maniera da assicurare prioritariamente il completo rientro a casa degli aventi diritto, il ripristino delle funzioni e dei servizi pubblici, l’attrattività e lo sviluppo economico-sociale dei territori interessati, con particolare riguardo al centro storico monumentale della Città di l’Aquila.
30 SETTEMBRE: ECONOMIE COMMISSARIO SONO VERSATE AI COMUNI
Entro il 30 settembre 2012 le residue disponibilità della contabilità speciale intestata al Commissario delegato per la ricostruzione sono versate ai Comuni, alle Province e agli Enti attuatori interessati, in relazione alle attribuzioni di loro competenza per le quote stabilite con Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, su proposta del Ministro delegato per la Coesione territoriale.
IL PERSONALE AL COMUNE DELL’AQUILA E COMUNI CRATERE
Al fine di fronteggiare la ricostruzione conseguente agli eventi sismici verificatisi nella Regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009, il Comune di l’Aquila e i Comuni del cratere sono autorizzati, in deroga a quanto previsto dall’articolo 76, commi 4 e 7, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 6 agosto 2008, n. 133, ad assumere a tempo indeterminato complessive 200 unità di personale, previo esperimento di procedure selettive pubbliche, di cui fino a 128 unità assegnate al Comune di l’Aquila e fino a 72 unità assegnate agli altri Comuni del cratere. In considerazione delle suddette assegnazioni di personale è incrementata nella misura corrispondente la pianta organica delle amministrazioni interessate.
PERSONALE MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Al fine di fronteggiare la ricostruzione conseguente agli eventi sismici verificatisi nella Regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009, il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti è autorizzato, in deroga a quanto previsto dall’articolo 76, commi 4 e 7, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 6 agosto 2008, n. 133, ad assumere a tempo indeterminato complessive 100 unità di personale, previo esperimento di procedure selettive pubbliche. Tale personale è assegnato fino a 50 unità agli Uffici speciali di cui al comma 3, fino a 40 unità assegnate alle Province interessate, fino a 10 unità assegnate alla Regione Abruzzo.
Alla cessazione delle esigenze della ricostruzione e sviluppo del territorio coinvolto nel sisma del 6 aprile 2009, tale personale torna all’Amministrazione per finalità connesse “calamità e ricostruzione”, secondo quanto disposto con apposito regolamento ai sensi dell’art. 17, comma 4-bis, della legge 23 agosto 1988, n. 400. In considerazione delle suddette assegnazioni di personale è incrementata nella misura corrispondente la pianta organica delle amministrazioni interessate.
I CONCORSI:
Le procedure concorsuali sono bandite e gestite dalla Commissione per l’attuazione del progetto di Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni di cui al decreto interministeriale del 25 luglio 1994, su delega delle Amministrazioni interessate. La Commissione giudicatrice sarà designata dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
50% POSTI A PERSONALE CON ESPERIENZA NELLA RICOSTRUZIONE
Sono definiti, sentito il Ministro della Funzione pubblica, le categorie e i profili professionali dei contingenti di personale, i requisiti per l’ammissione alle procedure concorsuali, la possibilità di una quota di riserva in misura non superiore al 50 per cento dei posti banditi, a favore del personale che abbia maturato un’esperienza professionale di almeno un anno, nell’ambito dei processi di ricostruzione, presso la Regione, le strutture commissariali, le province interessate, il comune di l’Aquila e i comuni del cratere a seguito di formale contratto di lavoro, nonché le modalità di assegnazione del personale agli enti di cui al comma 5. Gli uffici periferici delle amministrazioni centrali operanti sul territorio della regione Abruzzo interessati ai processi di ricostruzione, sono potenziati attraverso il trasferimento, a domanda, del personale in servizio, nei medesimi ruoli, presso altre regioni qualunque sia il tempo trascorso dall’assunzione in servizio nella sede dalla quale provengono, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.