L’AQUILA – “Al fine di evitare l’ingresso di aziende legate ad ambienti camorristici o in ogni caso per evitare il money washing (riutilizzo di denaro illecito) ed anche al fine di consentire alle aziende chiamate in sub-appalto di mantenere un margine di guadagno, occorre stabilire un tetto massimo al ribasso sul prezziario per i lavori effettuati in sub-appalto”. Lo afferma Luigi Fabiani che ha consegnato questa mattina due emendamenti al consiglio comunale e per conoscenza al deputato del Pd Giovanni Lolli che verranno discussi in Parlamento il prossimo 12 luglio.
“Nel periodo post-sisma – aggiunge Fabiani – per Ordinanza fu stabilito un ribasso del 30% sul prezziario al fine di consentire un minor costo per la ricostruzione; se a questo ribasso si aggiunge un ulteriore ribasso per le aziende in sub-appalto, queste ultime non hanno margine operativo e quindi sono costrette a far ricorso a personale dipendente non regolarizzato o ad altre forme di “auto-finanziamento” spesso illecito”.
Una modifica questa che secondo Fabiani è indispensabile per evitare infiltrazioni poco chiare nella ricostruzione pesante del centro storico. Un altro emendamento, più tecnico, riguarda la sospensione del pagamento di tutti i finanziamenti, in modo particolare dei mutui ipotecari garantiti da immobili fino alla data in cui il mutuatario rientra nella piena disponibilità del bene, ovvero fino alla data di ripristino dell’agibilità, in ogni caso almeno fino allo scadere dello stato di emergenza.
“Questo ad oggi non è avvenuto – dice Fabiani – nella legge di prossima emanazione, si sostiene che l’emergenza finirà il 31 agosto 2012, definitivamente, ma i benefici e le agevolazioni legate allo stato di emergenza sono finiti ormai da 24 mesi”. Il Ministero, entro la data del 31 agosto 2012 deve, secondo Lugi Fabiani, esplicitamente comunicare quali imposte, tasse, tributi locali e contributi godono della riduzione al 40 per cento e deve esplicitare che il 40 per cento dei contributi versati all’INPS ed alle Casse Professionali o altre forme pensionistiche obbligatorie, valgano, ai fini del montante pensionistico, al 100% senza che questo possa inficiare il “de minimis”.
L’Agenzia delle Entrate e Equitalia, nei paesi del cratere, fino al 31 dicembre 2012 “devono sospendere la loro attività di accertamento e controllo nonché la notifica delle cartelle esattoriali, al fine di consentire il completo riallineamento dei contribuenti del territorio colpito dal sisma, anche al fine di evitare inutili contenziosi presso le Commissioni Tributarie legati a posizioni che possono essere regolarizzate con dichiarazioni integrative o rettificative. In tal senso, tutte le dichiarazioni fiscali e gli adempimenti conseguenti, effettuati entro la data del 31 dicembre 2012, ancorché in ritardo rispetto alle scadenze precedentemente fissate (31/12/2011 – 16/3/2012), non sono sanzionabili e sono ritenute validamente presentate ai fini della regolarità fiscale e delle conseguenze scaturenti”.