L’AQUILA-Nuova denuncia di Appello per L’Aquila sulla ‘disinvoltura’ dell’amministrazione nella pubblicazione degli avvisi per le nomine nelle municipalizzate. Stavolta sono in ballo la bellezza di 94mila e 52 euro. Il sindaco Cialente si arrabbia e dice che vuole “querelare Ettore Di Cesare”. Ma vediamo che cosa scrive Appello per L’Aquila. “Sulle nomine al Centro turistico del Gran Sasso il Sindaco ne combina un’altra delle sue, con le solite modalità per nulla trasparenti e questa volta anche fuori dalle regole. I fatti: l’11 luglio il Sindaco pubblica un avviso per la nomina di un componente del Cda, dell’intero collegio sindacale e del Revisore unico. Parliamo di retribuzioni complessive annue di 94.052,70 euro. La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata per il 18 luglio, appena sette giorni dopo…

 Queste modalità sono fuori dalle regole: infatti nell’avviso viene esplicitamente detto che verrà pubblicato nell’Albo Pretorio del Comune per sette giorni, mentre “l’Atto di indirizzo per la nomina e designazione dei rappresentati del Comune presso enti, aziende, istituzioni, fondazioni e società” prevede al comma 2 dell’articolo 2 che la pubblicità è garantita attraverso avviso del sindaco, affisso all’Albo Pretorio per un periodo non inferiore a quindici giorniQuindi quell’avviso è illegittimo e da rifare.

 Dopo l’avviso lampo sulla Perdonanza, con la scadenza di tre giorni dalla pubblicazione e da noi smascherato, ci risiamo: appena sette giorni di tempo per scegliere delle figure chiave per una delle società controllate più importanti. E’ evidente che ci troviamo davanti a un sistema che vuole nominare chi gli pare e piace in sfregio a tutte le regole. Si devono pagare probabilmente cambiali elettorali e non si può far a meno di ricordare le promesse di posti nei Cda contenute nella ormai celebre e-mail del Sindaco all’on. Toto per cercare un’alleanza con il partito di FLI a pochi giorni dal ballottaggio.

 Queste modalità sotterranee e clientelari, che nulla hanno a che fare con il merito e la buona amministrazione, devono finire. Le nostre richieste sono sempre le stesse, incentrate sulla trasparenza come si fa in tanti comuni italiani

    ·         Annullamento immediato dell’avviso

  • Nuovo avviso con scadenza di almeno 30 giorni dalla data di pubblicazione
  • Pubblicazione sul sito internet del Comune, il giorno successivo la data di scadenza, di tutti i curricula pervenuti
  • Criteri di valutazione chiari con punteggi assegnati ad ogni requisito: titolo di studio, esperienze professionali maturate, esperienze per il ruolo del candidato
  • Pubblicazione dei risultati e dei punteggi analitici ricevuti da tutti quelli che hanno presentato la candidatura

Una volta di più invitiamo tutta la popolazione a vigilare sull’operato di questa amministrazione. Con tutto quello che combinano gli occhi, pur attenti, di Appello per L’Aquila possono non bastare.

LA RISPOSTA DEL SINDACO CIALENTE

La democrazia ha alcune regole, fra le quali quelle del rigore e della correttezza.

Il consigliere Ettore Di Cesare non perde occasione per lanciare accuse gravissime. Parla di clientelismo, interessi privati e strane manovre economiche ma, probabilmente per pigrizia, non ha letto tutto l’articolo 2 votato dal Consiglio.

Parte infatti da una falsa interpretazione di una notizia ed insulta.

Dalla mattina alla sera mi adopero affinché i nostri atti siano perfetti ed in regola e, affinché la mia Amministrazione sia trasparente ed onesta. Non permetto a nessuno di giocare su questo, per la propria visibilità. Quando qualcuno ha palesato dubbi su qualche atto, io sono stato il primo ad inviarlo in procura. 

Sono stato gravemente diffamato e per di più senza motivo.

E’ tutto in regola. Se il diffamatore avesse letto i comma 5 e 6 dell’art. 2 “criteri generali di pubblicità e trasparenza” dell’ “atto di indirizzo, per nomina e designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni, fondazioni e società”, adesso forse avrebbe tutto più chiaro nella sua mente.

I comma stabiliscono rispettivamente che “qualora le nomine o le assegnazioni debbano essere effettuate per cause diverse dalla scadenza ordinaria, il termine, di cui al comma 1, è abbreviato a dieci giorni”, e nel comma 6, “in caso di urgenza dovuta a circostanze non imputabili all’amministrazione, il termine di cui all’art.2 c. 2 lettera a) può essere ridotto a sette giorni”.

L’urgenza in questo caso è dovuta all’approvazione del bilancio 2011 e alla situazione del consigliere di amministrazione dimissionario.

Mi sembra  che con queste polemiche ed insulti si voglia trovare lo scoop o peggio ancora visibilità inventando fatti. Non intendo più stare a questi giochi. Il fatto che io faccia il sindaco non da l’autorizzazione a nessuno di parlare in certi modi di me. Non condividere qualcosa e parlarne è giusto, insultare e arrivare a questi modi davvero vili è troppo.

Il sindaco dell’Aquila

Massimo Cialente

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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