L’AQUILA – Avendo rilevato profili di possibile illegittimità nel bando del Centro Turistico del Gran Sasso dell’11 luglio 2012, ho ritenuto di dover convocare la Commissione di Garanzia di e Controllo, che ho l’onore di presiedere. La Commissione, che include membri di maggioranza ed opposizione, tale da garantire una rappresentanza in misura proporzionale alla consistenza di tutti i gruppi consiliari, si è riunita il 18 luglio 2011.
In tre ore fitte di seduta, è stato esaminato il dettato del comma 4, art. 4, del d.l. 95/12 sulla spending review, entrato in vigore il 7 luglio, che prevede come “dal primo rinnovo dei consigli di amministrazione successivo alla data di entrata in vigore del decreto” i consigli stessi debbano essere composti, al fine di rafforzare il famoso “controllo analogo” da due membri “dipendenti dell’amministrazione titolare della partecipazione” (in questo caso il bando avrebbe dovuto prevedere che il membro del CdA fosse un dipendente del Comune dell’Aquila). Contestualmente, ci si è interrogati sulla possibilità che il Comune dell’Aquila, trovandosi a redigere il bando dopo l’entrata in vigore del decreto, si fosse dovuto attenere al nuovo dettato normativo.
Si è altresì riscontrato come i termini di risposta al bando fossero ridotti della metà, 7 giorni in luogo di 15, al verosimile fine di nominare i membri entro il 19 luglio 2012 (appena un giorno dopo la scadenza del bando), data in cui risultava convocata l’assemblea dei soci del CTGS, per la nomina ad opera del socio unico (il Comune nella persona del Sindaco p.t.), dei membri del CdA e del Collegio dei Revisori, oggetto del bando stesso. Tuttavia, il bando prevedeva la possibilità che i curricula fossero inviati a mezzo posta, incorrendo nella possibilità che alcuni di essi, legittimamente inviati, arrivassero a nomine già avvenute, esponendo il Comune ad un danno economico in caso di successiva impugnazione legale da parte dei candidati illegittimamente esclusi.
Rilevato come il Comune avrebbe potuto anche non nominare i membri il 19 luglio, il Dott. Di Cesare, membro della Commissione, si interrogava su quali fossero le condizioni di urgenza atte a giustificare un tale dimezzamento di termini. Nessuno, neanche il Dirigente estensore del bando, presente alla riunione, ha dato risposta alla suddetta domanda.
La commissione di Garanzia non possiede l’autorità per dichiarare l’illegittimità o meno di un atto, ma si è sentita di dovere di rilevare la possibile posizione di soccombenza che il Comune dell’Aquila avrebbe rivestito, in caso di impugnazione legale del bando, con conseguente condanna per l’ente alle spese di lite.
Ha così approvato all’unanimità, anche grazie all’onestà intellettuale e al senso di responsabilità manifestato in quest’occasione dalla maggioranza, di chiedere al Sindaco dell’Aquila, anche in funzione della sua delega alle società municipalizzate, di ritirare, in autotutela, il bando del CTGS, al fine di non sottoporre l’ente a possibile danno erariale.
Come Presidente della Commissione ho anche preso visione di alcune scritture contabili del CTGS, rilevando alcune possibili irregolarità di gestione la cui disamina, anticipo, interesserà presto i lavori della Commissione di Garanzia e Controllo. Nell’atteggiamento di prudenza e scrupolosità che la caratterizza, la Commissione, sempre all’unanimità, ha inoltrato al Sindaco la richiesta di differire l’approvazione del bilancio del CTGS, al fine di non incorrere in eventuale “culpa in vigilando”.
Credo che i cittadini abbiano il diritto di tornare a credere nella trasparenza della politica e delle istituzioni e spero che la Commissione, che ho l’onore di presiedere, possa contribuire, anche in piccola parte, a questo obiettivo.
Il presidente della Commissione di Garanzia e Controllo
Cons. avv. Raffaele Daniele