L’AQUILA-Il cosiddetto concorsone del Comune di L’Aquila che porterà all’assunzione di 200 lavoratori a tempo indeterminato rappresenta  un’opportunità per la nostra comunità. In un contesto di tagli e sacrifici poter assumere centinaia di ragazzi è un vero e proprio “lusso” che ci viene concesso dal Governo e che non dobbiamo lasciarci sfuggire. Succede però che, di fronte ad un’opportunità più unica che rara, la politica piccola e misera che purtroppo contraddistingue il nostro territorio, voglia mettere per forza la firma per infangare tale occasione. Ed ecco allora delinearsi all’orizzonte un vero e proprio pasticciaccio clientelare. I portaborse e gli staffisti, non si capisce per quali meriti specifici, vengono agevolati nei confronti di coloro che  non frequentano stanze di partito e non godono della fiducia di questo o quello assessore.

 E’ giusto garantire un percorso agevolato, evitando la preselezione del concorso, a tutti coloro che da anni operano con contratti a tempo determinato per gestire l’emergenza del sisma. Tale agevolazione dovrebbe essere estesa, per esempio, anche ai precari della Provincia che, dopo aver vinto selezioni e concorsi pubblici, sono stati indispensabili nel post-sisma (si pensi all’immenso lavoro del centro per l’impiego per le migliaia pratiche di Cassa Integrazione in deroga). 

“A CHI DARE A CHI NON DARE LE AGEVOLAZIONI”

 Tale agevolazione dovrebbe essere estesa anche a coloro che hanno partecipato alla selezione del personale assunto nel 2009 dal Comune e che, sebbene esclusi, sono ancora nella graduatoria che ha validità sino al 2013.

 Agevolazioni, invece, non possono essere concesse a coloro che, avendo “Santi in Paradiso”, sono già privilegiati.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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