L’AQUILA- Nuovo atto d’accusa dell’assessore regionale alla Protezione civile Gianfranco Giuliante a proposito della chiusura del centro storico che ha riportato a galla antichi problemi di sicurezza e di opportunità per quanto riguarda la decisione del Comune di autorizzare l’apertura di attività commerciali nella ex zona rossa che l’assessore ritiene particolarmente a rischio.
“Non giriamoci intorno- dice Giuliante-rmai da quasi un anno c’è un documento ufficiale a firma del dott. Ing. V. Ciani, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, che in riferimento alle ordinanze sindacali n. 588 e n. 597, riguardanti la perimetrazione della zona rossa, sostiene: “emergono perplessità in ordine all’oggetto della verifica, ovvero alla finalità della valutazione del rischio”, condotta dal Comune!
“ERRONEE E PERICOLOSE LE VALUTAZIONI DEL COMUNE”
Le valutazioni fatte dal Comune …..favorevoli ai fini dell’incolumità pubblica “sono da intendersi, invero, erronee e foriere di potenziale, ma sussistente, pericolo di sottovalutazione del rischio (sempre Ciani)”. E aggiunge: “le stesse obiezioni (fatte per le nevicate di febbraio –Nds) sulla mancanza delle necessarie condizioni di sicurezza sono tuttavia da intendersi pienamente sussistenti rispetto alle evenienze di rischio (vedi eventuale sisma – Nds)”.
In sede collegiale l’ing. Ciani chiamato a pronunciarsi sulle condizioni di sicurezza del centro storico è stato tranchant! Non c’è sicurezza!
Continua Ciani, “ a tali circostanze sfavorevoli devono aggiungersi ulteriori elementi di criticità in ordine alla sommarietà dei calcoli progettuali originali e all’assenza di collaudi”. Ne discende l’indubbio aggravio dell’imponderabilità delle condizioni di rischio in riferimento all’incolumità pubblica e privata.
I VIGILI DEL FUOCO: “SERVONO ULTERIORI VERIFICHE”
I Vigili del Fuoco sottolineano “l’assoluta necessità di procedere all’accertamento della sussistenza di ragionevoli condizioni di sicurezza ai fini di un compiuto pronunciamento sulla fruibilità degli spazi pubblici del centro storico”!
All’urgenza sottolineata dai Vigili del Fuoco, l’amministrazione del Comune dell’Aquila ha “risposto”, come se nulla fosse stato, autorizzando, a prescindere, la fruibilità del centro storico, nonostante gli stessi uffici comunali avessero denunciato “una progressiva evoluzione dei fenomeni di dissesto strutturale con conseguenti diverse condizioni di instabilità”, man mano che si eseguivano le diverse verifiche.
Non giriamoci intorno, ripeto!
PERICOLOSO IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI ALLE ATTIVITA’ COMMERCIALI
“Se il centro storico – contunua Giuliante-e in particolare la ex zona rossa riperimetrata è attualmente a rischio e pericolosa coloro i quali hanno rilasciato e continuano a rilasciare autorizzazioni ad attività commerciali creano un danno economico a chi ha investito e amplificano il rischio per gli utenti che il centro frequentano, oltre che per chi ci lavora.
Quella di Cialente è una opzione che non ha considerato appieno le implicazioni connesse al rischio di una “rifrequentazione” del centro storico nelle condizioni date!
Si noti bene, le osservazioni inviate dai Vigili del Fuoco si concludono con un “tanto si comunica per le conseguenti valutazioni e determinazioni della signoria vostra nell’esercizio delle competenze di cui all’art. 54, comma 2, del Dlgs 267/00”.
E cosa dice il comma 2 dell’art. 54 del Dlgs 267/00? “Il Sindaco quale ufficiale di governo adotta, con atto motivato, provvedimenti contingibili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini”.
Il richiamo a queste competenze del Sindaco e al fatto che fossero urgenti i provvedimenti atti a prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini (data febbraio 2012) e il fatto che a novembre non si sia provveduto, ma, anzi, che nel contempo si siano rilasciate autorizzazioni commerciali e consentita la fruizione del centro storico, la dice lunga……..per chi vuol capire!