Luigi Fiammata, sindacalista e teorico della sinistra aquilana, in uno dei suoi discorsetti che ci ammannisce ogni tanto dalla tv locale, ha detto che i due miliardi e mezzo di contributo agevolato per la ricostruzione (soldi pronti subito, soldi veri, lo ricordiamo), furono un’idea dell’ex ministro Tremonti che agì da “ragioniere furbetto” perché poi l’Europa si sarebbe accorta che gravavano sul debito pubblico e avrebbe posto il veto al rifinanziamento. A parte il fatto che non è proprio così, perché giusto un mese fa (24 ottobre) il governo attuale ha finanziato con lo stesso sistema 6 miliardi e mezzo per la ricostruzione dell’Emilia, a parte questa elementare considerazione che Fiammata non è riuscito a spiegare, vorremmo ricordare a lui e agli immemori che con la ‘furbata’ di Tremonti, è stata portata a termine all’Aquila la cosiddetta ricostruzione leggera, e successivamente sono partiti alcune centinaia di cantieri delle case E della periferia. Siamo convinti che se ci fosse ancora Tremonti, il plafond di 2 miliardi e mezzo della Cassa depositi e prestiti sarebbe stato rifinanziato da un pezzo. Ora aspettiamo trepidi di vedere quale furberia escogiteranno Barca e il governo dei tecnici per finanziare la ricostruzione del centro storico della nostra città. Inutile dire che siamo molto, ma molto scettici (Antares).

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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