L’AQUILA – Due miliardi dal prossimo gennaio pronti subito, da utilizzare per la ricostruzione attraverso un accordo con le banche, poi un emendamento alla legge di stabilità per riattivare in futuro il rifinanziamento del plafond della Cassa depositi e prestiti e ripristinare del contributo agevolato.
Il ministro Fabrizio Barca ha fatto questi due importanti annunci all’incontro di questa mattina all’Ance in cui i vertici dell’associazione hanno consegnato un riconoscimento all’ex sottosegretario Gianni Letta per ciò che ha fatto per L’Aquila e i comuni del cratere.
La ricostruzione, insomma, non subirà rallentamenti, sempre secondo il ministro, anche perché le imprese potranno avere già dalle prossime settimane una boccata d’ossigeno dai 235 milioni sbloccati dal fondo residuo della gestione commissariale.
Barca ha fatto altre importanti dichiarazioni: gli uffici speciali per la ricostruzione sono già in funzione, la filiera (Fintecna, Cineas e Reluis) che attualmente esamina le pratiche della ricostruzione, passerà al Comune, per la circolare Inps che prevede la restituzione delle tasse sospese al cento per cento da parte delle aziende aquilane, ci sarà un intervento presso la Commissione europea perché riveda la sua posizione.
Quanto al ‘de minimis’ (soldi alle aziende) il regolamento sarà pronto la prossima settimana “Condivido la battaglia per mettere i soldi in cassaforte per i prossimi anni- ha detto Barca- tuttavia le risorse ci sono ora. Se l’accordo con l’Abi si farà, sarà il benvenuto. I 2 miliardi e 400 milioni dal primo gennaio sono cassa. Si può tuttavia realizzare anche un’asse che consenta la riattivazione con la cassa depositi e prestiti.
È una battaglia che condivido e per cui mi batterò. E sul concorsone: “E’ il più veloce di sempre”. E su Petullà: “La sua è stata la scivolata di un ragazzo che vorrò tornare a stimare. L’alternativo al concorso è la paralisi. Non si possono continuare a produrre precari. Non si poteva dare all’Aquila una ricostruzione precaria”.
