L’AQUILA – ”I beni mobili sequestrati alla mafia, anche iscritti in pubblici registri, possono essere affidati dal tribunale in custodia giudiziale agli organi di polizia giudiziaria” per ”l’impiego delle attivita’ istituzionali”, oppure possono essere affidati all’Agenzia per i beni confiscati, o agli enti territoriali ”per finalita’ di giustizia, di protezione civile o di tutela ambientale”. Lo prevede un emendamento alla legge di stabilita’ presentato dal governo in commissione Bilancio del Senato.