L’AQUILA  – Il Consiglio delle Autonomie Locali non si riunisce perché manca il numero legale. Sono passati pochi mesi dall’insediamento e dalla prima seduta, giusto il tempo di diramare 2, forse 3 comunicati stampa per ricoprire un po’ di pagine di giornale ed ora, i 20 membri si danno alla classica nota di scuse: non posso partecipare per ‘improrogabili impegni istituzionali. E’ successo già due volte così il Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Corvo, che è anche Presidente del Cal ha preso carta e penna per lasciare traccia della “incresciosa vicenda”e ha mandato la missiva agli organi di informazione e hai componenti del Cal.

“Nella precedente seduta del 19 dicembre 2012 – scrive Del Corvo – del Consiglio delle Autonomie Locali, si è verificata l’ennesima situazione imbarazzante nella quale non si è riusciti a raggiungere il numero legale per aprire i lavori del CAL. Imbarazzante più per gli assenti e abbastanza spiacevole per i presenti, tanto che sono stato costretto a sciogliere la seduta, nella quale era necessaria la presenza personale dei componenti e non dei delegati per la votazione di alcuni punti all’ordine del giorno, come da convocazione. Tanto è vero, che nei giorni prima, l’ufficio di presidenza si era adoperato, come stabilito, nel sollecitare la partecipazione al Consiglio, per il tramite di telefonate, mail e sms.

Davvero sconcertante assistere ad una manifestazione di cotanta indifferenza, considerato che i membri del Consiglio delle Autonomi Locali, organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali come si evince dall’Art. 123 della Costituzione, secondo il relativo Statuto che lo regolamenta, sono stati eletti per loro autonoma e libera decisione.

Una scelta dalla quale consegue un’importante responsabilità istituzionale ma anche la volontà di credere nelle attività e nel contributo che il CAL possa offrire, considerato che tra i componenti ci sono alcune delle voci più vicine al territorio e alle sue istanze.

Assenza vuol dire non avere contezza del ruolo che si è deciso di ricoprire; assenza ripetuta ogni qualvolta che sia necessario votare importanti pareri, come quelli su cui il Consiglio delle Autonomie Locali è chiamato ad esprimersi (ad esempio: Testo Unico del Welfare, Rendiconto di Gestione), vuol dire bloccare i lavori del CAL”.

Ognuno di noi, quotidianamente, ha importanti doveri istituzionali da rispettare, tra questi, quando disposto, c’è anche quello di partecipare alle sedute del CAL, votando pareri su leggi che andranno ad incidere sui cittadini attraverso noi Enti Locali; auspico, dunque, che nelle prossime sedute, chi ha scelto di essere parte integrante del CAL, dia valore alla propria decisione, non mancando di nuovo alla riunione.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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