L’AQUILA – Lascia il carcere per gli arresti domiciliari l’ex direttore generale della Provincia de L’Aquila Valter Specchio, finito in manette lo scorso 3 dicembre con l’accusa di corruzione, peculato e falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta sui lavori di messa in sicurezza di alcune scuole del cratere sismico ed è recluso dal 3 dicembre scorso.
Ieri, prima di tornare a casa, Specchio è stato sentito dai pm Roberta D’Avolio e David Mancini ed ha ricostruito la propria versione dei fatti. «E’ stato un incontro molto cordiale, un interrogatorio di approfondimento su alcune questioni, credo che il mio assistito abbia risposto positivamente», ha commentato all’uscita l’avvocato Giulio Agnelli, legale di Specchio.
Le precisazioni sarebbero state fatte in merito ad alcuni viaggi spesati anche ad amiche del direttore, ai lavori di adeguamento delle scuole di Avezzano (L’Aquila) e spostamenti con l’auto di servizio. Secondo il Gip del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, firmatario dell’ordinanza di custodia cautelare «l’eterogeneità dei delitti commessi dal direttore generale della Provincia dell’Aquila, denotano una personalità a tutto tondo, diretta a porre in essere reati di vario genere abusando del suo ruolo». Per lui, inoltre, ci sarebbe stato anche «il pericolo di fuga in Romania».