L’AQUILA – Burhan Kapplani, l’albanese di 48 anni che ieri pomeriggio ha ucciso alla periferia dell’Aquila l’ex moglie e il compagno di lei, si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere alle domande del pm David Mancini. L’uomo, che ha detto di non essere lucido per affrontare un interrogatorio, alle 23 di ieri sera e’ stato condotto dalla stazione dei carabinieri di Paganica al carcere di Preturo. L’accusa e’ di omicidio volontario plurimo premeditato.

Teatro del delitto il piazzale delsupermercato ‘MD’ nella frazione di Bazzano. L’uomo, piccolo imprenditore edile che era divorziato dalla moglie da circa un anno, l’ ha freddata con un colpo di pistola mentre si trovava in auto. Sui sedili posteriori sedeva la sua ex suocera.

Il nuovo compagno della vittima aveva tentato di fuggire ma e’ stato raggiunto e ucciso. L’albanese avrebbe sparato in tutto tre colpi di cui due a segno. Poi ha chiamato i carabinieri.

L’ex moglie, sua connazionale, si chiamava Hrjeta Boshi, di 35 anni, mentre il suo compagno, anch’egli albanese, Shpetim Hana, 37enne. I due, che viveano con la suocera a San Gregorio e nella cui abitazione erano ospitati anche i 4 figli della 35enne, dovevano sposarsi a luglio.

Ovviamente la pista passionale e’ la piu’ accreditata. La pistola utilizzata dall’assassino, una Beretta 7.65, e’ risultata rubata da un’abitazione inagibile del quartiere Torrione.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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