L’AQUILA – Mano pesante del giudice del tribunale dell’Aquila Giuseppe Grieco nei confronti di Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone condannati alla pena di 4 anni per aver causato il crollo della Casa dello Studente. Al terzo imputato, il tecnico dell’ADSU Pietro Sebastiani, sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione Per i condannati è stata disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e il pagamento di una provvisionale di 2 milioni di euro.
Nello stesso procedimento sono stati assolti Luca D’Innocenzo e Luca Valente, rispettivamente ex presidente e direttore dell’Azienda per il Diritto agli Studi Universitari, Massimiliano Andreassi e Carlo Giovani, a vario titolo responsabili di restauri effettuati sulla struttura collassata il 6 aprile 2009. Infine non luogo a procedere per il collaudatore Giorgio Gaudiano, che negli anni ’80 ha acquisito la struttura da un privato per conto dell’Ateneo aquilano, e per l’imprenditore Walter Navarra.
Gli indagati per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni erano inizialmente 15, quattro dei quali deceduti. Poi la posizione del progettista Claudio Botta, 92 anni, e’ stata stralciata. Dei rimanenti dieci, otto ad aprile 2012 sono stati ammessi al rito abbreviato. Si tratta di Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, Pietro Sebastiani, Luca D’Innocenzo, Luca Valente, Massimiliano Andreassi e Carlo Giovani. Avevano invece aderito al rito ordinario Gaudiano e Giovani