L’AQUILA – Si inizia con l’inno “cantato” dai bambini con il linguaggio dei segni, poi la prima palla è italiana, anche se gli azzurri faticano a mantenerne il controllo e si rifugiano subito in touche. Soffre l’Italia in questi primi minuti, commette un paio di errori di troppo, ma si salva pur restando schiacciata nella propria metà campo.

Dopo quattro minuti prima azione azzurra, ma l’Italia non trova il varco e il Galles risale il campo fin dentro i 22 avversari. L’Italia resiste, ma commette fallo e Leigh Halfpenny ha l’occasione di smuovere il punteggio. E l’estremo gallese non sbaglia. Alla ripresa del gioco gli azzurri conquistano una mischia, obbligano gli ospiti al fallo e Burton va sulla piazzola e non sbaglia.

L’Italia insiste, intercetta un calcio, mette in difficoltà il Galles e poi Venditti – aiutato da due veli, bisogna dirlo – si incunea nella difesa ospite, ma poi commette avanti.

Azzurri che soffrono tantissimo in mischia e concedono due falli che portano Halfpenny di nuovo sulla piazzola. Così al 16′ ospiti di nuovo in vantaggio e Italia che deve rivedere soprattutto le cose in mischia chiusa. E, infatti, tre minuti dopo un altro fallo della prima linea riporta ancora l’estremo gallese sulla piazzola e non sbaglia neppure questa volta.

E’ una partita che non decolla, con entrambe le formazioni che faticano a costruire del gioco e si va avanti più per mischie, falli e poco altro, mentre si è chiuso il primo quarto di gioco.

Burton sbaglia un calcio su un fallo gallese, ma Cuthbert non controlla e l’Italia ha la prima mischia sui 5 metri avversari. Italia che, però, sbaglia e spreca una buona occasione da meta.

Poco dopo, però, un nuovo fallo, questa volta gallese, permette a Burton di accorciare le distanze quando scocca la mezz’ora di gioco.

Pericolo per l’Italia quando Alex Cuthbert si invola sull’ala e solo una francesina di Gonzalo Canale evita rischi maggiori per gli azzurri.

Un vantaggio che Poite ha fatto durare un secondo permette al Galles di rifarsi pericoloso, un calcio stoppato a Gori porta il mediano a fare tenuto e al 34′ Halfpenny può riallungare dalla piazzola.

Ma l’estremo questa volta sbaglia. Inizia un ping pong infinito sotto un diluvio tremendo, con le due squadre che non si fidano a usare le mani con un ovale che è troppo scivoloso. Si arriva così al 40′ e si va negli spogliatoi al termine di un brutto primo tempo.

Si parte subito alla grande, con l’Italia che recupera un ovale e Benvenuti si trova a un passo dalla meta, ma non riesce a controllare l’ovale anche per un intervento al limite di un difensore gallese. Subito dopo Burton ha sul piede la palla del pareggio, ma manca il drop vincente.

Ma è un errore di Kris Burton su un calcetto gallese a regalare ovale e meta a Jonathan Davies che al 45′ dà l’allungo agli ospiti. L’Italia reagisce, si porta avanti, perde l’ovale ma ha un vantaggio e una nuova occasione con Burton che accorcia.

Continua a essere spezzettata la partita, con l’arbitro Poite protagonista, e al 53′ è Halfpenny nuovamente sulla piazzola a non sbagliare.

L’Italia ci prova, occupa il campo, ma non riesce a sfondare e commette sempre quell’errore di handling di troppo che le impedisce di rendersi veramente pericolosa.

Al 59′, però, cartellino giallo a Martin Castrogiovanni in mischia e Italia che ora resta in inferiorità e senza il suo capitano.

E al 61′ la partita si chiude con la meta di Alex Cuthbert e il Galles si invola. Match virtualmente chiuso, anche se l’Italia nonostante l’inferiorità cerca di riaprirlo.

Ma l’Italia non ha le armi per farlo, commette troppi errori e, alla fine, l’ultimo quarto di gara non cambia ciò che si è visto in campo.

Cioè un Galles che ha fatto il minimo indispensabile per vincere, l’Italia che non ha saputo trovare la qualità per restare in partita e uno spettacolo mesto in tutti i sensi. www.rbs6nations.com

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