Dunque Barca ha confermato. Un’twitt’ (va ormai tanto di moda), per dire che il 21 marzo prossimo comincia la “primavera e la ricostruzione dell’Aquila”, o meglio del suo centro storico perché da questa data, par di capire, avrà effetto pratico la delibera del Cipe che ripartisce 2 miliardi e 245 milioni di euro, tra i comuni del cratere. Massimo Cialente, il nostro sindaco, gli aveva fatto eco il giorno prima e con lui il fido Mancurti (di Barca non di Cialente): il nostro centro storico, ha detto il primo cittadino mentre Mancurti annuiva, sarà ricostruito nei prossimi cinque anni, suscitando, lo diciamo per inciso, parecchie perplessità in più d’un osservatore anche a lui molto vicino.

Diciamo subito che se il sindaco avrà ragione sui tempi e sui modi della ricostruzione, ci troverà tra i primi ad applaudirlo e a chiedergli venia del nostro scetticismo. Ci metteremo in fila davanti alla porta del suo studio insieme a quelli dell’Assemblea cittadina e delle Associazioni come Italia Nostra, ad Angelo Mancini, Ettore Di Cesare, Vincenzo Vittorini e a tantissimi altri e aspetteremo pazienti di essere ricevuti per chiedergli scusa. A lui e a Barca che nel frattempo potrebbe anche essere diventato presidente del Consiglio come vanno dicendo in questi giorni confusi di caos post elettorale.

Nel frattempo ci permettiamo di osservare che dal sindaco non abbiamo ricevuto indicazioni: 1) sulle pratiche della ricostruzione intrappolate negli uffici della filiera (oltre 1.000) e del Genio Civile (1.200); 2) sul perché e il per come sia necessario ricorrere a sei consulenti “extra moenia”, nel caso in specie da Roma, da utilizzare nei due Uffici speciali a 240.000 euro l’anno complessivamente, e non chiamare esperti aquilani o abruzzesi (o da queste parti non ne abbiamo?); 3) qual è la verità “vera” sulla scheda parametrica, se cioè ha ragione l’Ordine degli ingegneri che l’ha bocciata definendola una palla al piede della ricostruzione, o se invece è nel giusto l’assessore Di Stefano quando afferma che rappresenta, la scheda, l’uovo di Colombo per far partire in poco tempo decine e decine di cantieri.

Noi, si sappia, non abbiamo pregiudizi, vogliamo vedere L’Aquila ricostruita. Dunque siamo qui che aspettiamo, ma dia, il sindaco, almeno qualche risposta alle tantissime domande che si pongono i cittadini.

Condivisione.

Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

  • Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666
  • Direttore responsabile: Christian De Rosa
  • Editore: Studio Digitale di Cristina Di Stefano
  • Posta elettronica:
  • Indirizzo: Viale Nizza, 10