E’ tempo di bilanci, la gestione “Barca” volge al termine. Ed allora proviamo a fare una comparazione con quello che era la ricostruzione ai tempi dell’On.le Gianni Letta e quella che è stata la ricostruzione ai tempi dell’On.le Fabrizio Barca. E’ un bilancio nero quello tracciato dal Presidente della Provincia Antonio Del Corvo che proprio nel giorno della visita dell’ormai ex Ministro Barca, scrive al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un bilancio che riguarda Genio Civile, fitti dell’ente e scuole. Ma leggiamo il dettaglio:
GENIO CIVILE:
“Il Genio Civile della Provincia dell’Aquila – attacca il presidente del Corvo – prima del sisma era organizzato per far fronte a poche decine di pratiche al mese, dopo il sisma le pratiche sono arrivate a centinaia al mese.
Con il personale messo a disposizione dalle Ordinanze del governo “Berlusconi” si avevano ritardi di 2/3 mesi, con la disattenzione dell’attuale governo e la spoliazione di personale, siamo a 7/8 mesi di ritardo con 1.500 pratiche che giacciono presso gli uffici della provincia: lettere al Presidente Monti, incontri con il Ministro Barca, nessuna risposta.–
Contemporaneamente la politica clientelistica ha fatto si che al comma 417 dell’art. 1 della legge di stabilità si finanziasse ed autorizzasse 128 assunzioni al comune di L’Aquila.
Sono contento per i ragazzi che avranno un lavoro ma credo che, nella scala delle priorità, ci siano prima gli interessi di 1.500 famiglie che aspettano il parere dal Genio Civile per iniziare i lavori e rientrare nelle proprie abitazioni.
RICOSTRUZIONE IMMOBILI PROVINCIA:
All’indomani dell’insediamento del governo “Monti” ci sono stati richieste relazioni e progetti, sembrava che tutte le risorse erano a disposizione.
Con il governo “Berlusconi” è stato finanziato l’immobile di Piazza Palazzo, il convento annesso alla Basilica di Collemaggio, l’immobile in Via Sant’Agostino, il secondo programma stralcio per le scuole ed è stata avviata e conclusa la conferenza di servizio per il progetto e successivo finanziamento del Palazzo della Prefettura.-
Con il governo “Monti” tutti i progetti e le relazioni inviate sono stati cestinati: nella delibera CIPE del 21 dicembre 2012 non c’è nessun finanziamento a favore di immobili della provincia da ricostruire.
FITTI PASSSIVI PER SEDI PROVVISORIE IN CUI OSPITARE GLI UFFICI (UFFICI = SERVIZI AI CITTADINI):
Con il governo “Berlusconi” le Ordinanze hanno rimborsato gli oneri di locazione passiva a tutti i comuni del cratere ed anche alla Provincia dell’Aquila.-
Con il governo “Monti” per il 2013 la delibera CIPE del 21 dicembre 2012 prevede la copertura solo per i fitti passivi del comune dell’Aquila: nulla per i comuni del cratere, nulla per la Provincia dell’Aquila.
Contemporaneamente la politica clientelare della sinistra ha trovato le risorse per altri collaboratori presso gli uffici speciali, sono ancora contento per i giovani che troveranno una occupazione, ma nella scala delle priorità, credo che ci siano prima gli uffici che erogano servizi a circa 310.000,00 cittadini.
RICOSTRUZIONE DELLE SCUOLE SUPERIORI ALL’INTERNO DEL CRATERE’:
Con il governo “Berlusconi”, a cura del Provveditorato alle Opere Pubbliche, furono fatti interventi sulle scuole superiori della città di L’Aquila per Euro 9.031.900,00 ma …. la delibera CIPE 47/2009 prevedeva finanziamenti per le scuole superiori della città per Euro 80.864.900,00.
I progetti preliminari regolarmente trasmessi furono citati nella relazione finale del commissario “quali progetti in attesa di istruttoria”.-
Con il governo “Monti” nella seduta CIPE del 8 marzo 2013 la delibera CIPE 47/2009 è stata modificata ed il finanziamento di Euro 80.864.900,00 è stato cancellato.
Chiedo scusa ai giovani ed alle loro famiglie se non sono riuscito a convincere il ministro della necessità di finanziare prima le scuole e poi le chiese.
SVILUPPO ECONOMICO TERRITORIALE DELL’AREA DEL CRATERE:
L’art. 67 ter della legge “Barca” al comma 2 prevede l’istituzione degli uffici speciali, recita la legge: “Tali Uffici forniscono l’assistenza tecnica alla ricostruzione pubblica e privata e ne promuovono la qualità, effettuano il monitoraggio finanziario e attuativo degli interventi e curano la trasmissione dei relativi dati al Ministero dell’Economia e delle Finanze …….…. ed eseguono il controllo dei processi di ricostruzione e sviluppo dei territori, con particolare riferimento ai profili della coerenza e della conformità urbanistica ed edilizia delle opere eseguite rispetto al progetto approvato attraverso controlli puntuali in corso d’opera, nonché della congruità tecnica ed economica.”
E’ chiara la volontà del legislatore di dare a questi uffici una funzione di stimolo e controllo del processo di ricostruzione ma mai di programmazione: non viene mai usata la parola programmazione.
E non poteva essere diversamente in quanto la stessa legge ha decretato il ritorno alla ordinarietà e la Carta Costituzione demanda il potere di programmazione agli enti locali:
Art. 117 della Costituzione: “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni …..”,
Art. 118: “Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza”,
Art. 119 : “Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni”.
La Costituzione non parla di Uffici Speciali, al contrario questi ultimi stanno svolgendo vera attività di programmazione.
Ma la legge “Barca” non decretava il ritorno alla ordinarietà – si domanda Del Corvo – Non doveva finire il commissariamento? Consiglieri Regionali, senatori e deputati abruzzesi se ci siete battete un colpo!!
Gentilissimo On.le Sig. Presidente della Repubblica La invito a richiamare, chi di dovere al rispetto della Carta Costituzionale ed a sollecitare chi ne ha la competenza ad indagare sui danni erariali arrecati, in caso contrario possiamo affermare che la Costituzione della Repubblica Italiana nella Provincia dell’Aquila non esiste più” .