L’AQUILA-E’ morto la scorsa notte all’ospedale di Giulianova, all’eta’ di 96 anni, Enrico Carli, decano dei giornalisti abruzzesi. Carli era stato iscritto all’albo dei giornalisti il 24 maggio del 1957. Nella sua lunga carriera professionale aveva ricoperto importanti incarichi : corrispondente de Il Messaggero, del Giornale Rai Abruzzo, di Momento Sera, Giornale d’Italia, Corriere dello Sport, ma soprattutto capo della redazione aquilana del quotidiano Il Tempo. 
   “Con Enrico Carli scompare l’ultimo giornalista di quella generazione che ha fatto la storia della nostra professione in Abruzzo. Sotto la sua direzione sono cresciuti giovani che hanno raggiunto i livelli piu’ alti del giornalismo. Questo lo entusiasmava e lo rendeva orgoglioso. Orgoglio di essere giornalista che aveva manifestato ancora lo scorso dicembre quando la giuria del Premio Polidoro gli aveva assegnato il riconoscimento alla carriera”, ha dichiarato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta, che nell’interpretare i sentimenti dei colleghi abruzzesi, esprime alla famiglia il cordoglio dell’intera categoria. I funerali si terranno domani, giovedì, all’Aquila, alle ore 11,30, presso la chiesa del cimitero. 

Per molti di noi, Enrico Carli è stato il primo maestro di giornalismo in quella che era la fucina del “Tempo” in via Verdi all’Aquila. Enrico, a cui tutti davamo del ‘lei’, insegnò a tantissimi giovani in un’epoca in cui fare il giornale era un mestiere del tutto diverso da quello di oggi dominato dalle tecnologie. Arrivava in redazione nel tardo pomeriggio, controllava, suggeriva, consigliava, poi si chiudeva nella stanza del ‘capo’ e scriveva il suo ‘pezzo’. Quei giovani hanno preso poi strade diverse, la vita li ha portati altrove, in altri giornali o nelle professioni, ma a Enrico Carli hanno continuato tutti a dare del ‘lei’, con stima e affetto, l’omaggio al primo maestro che non dimenticheremo mai. Ciao Enrico (gdr).

IL CORDOGLIO DI CIALENTE

Enrico Carli lascia un vuoto incolmabile. Non solo nella famiglia dei giornalisti, ma in tutta la società dell’Aquila, quella città che lui ha tanto amato e che per decenni ha descritto con puntualità, evidenziandone vizi e virtù. Ci mancherà. Soprattutto, ci mancherà quella schiettezza che ha sempre avuto e quella capacità di  capire subito le persone. In un’intervista di qualche mese fa, si era vantato di aver saputo scegliere i suoi collaboratori. Aveva ragione: basta guardare la carriera di molti di loro.  Essere stato tra i protagonisti della prima stagione dell’informazione cittadina lo ha reso una vera e propria personalità, un uomo che aveva fatto del giornalismo qualcosa in più del semplice lavoro; una passione incrollabile, che lo aveva portato, a dicembre scorso, ad aggiudicarsi il prestigioso Premio Polidoro alla carriera, grazie a una scelta assolutamente lungimirante da parte della Giuri

Alla famiglia di Enrico Carli e ai giornalisti aquilani va il più profondo cordoglio della Municipalità, che ha perso uno dei suoi cittadini più cari, ma che manterrà esposte le pagine dei suoi preziosi insegnamenti nella bacheca della sua storia.


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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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