L’AQUILA – Alle 3.32 i 309 ritocchi in memoria delle vittime del terremoto. In dodicimila hanno partecipato all’Aquila alla fiaccolata in ricordo del tragico sisma del 6 aprile. Alle 9:30 il presidente del Senato Pietro Grasso deporrà una corona davanti la Casa dello Studente, sotto le cui macerie morirono otto universitari.
Durante l’omelia della Santa Messa officiata mezz’ora dopo la mezzanotte, l’arcivescovo monsignor Giuseppe Molinari ha fatto riferimento alla situazione di stallo e confusione che si sta vivendo all’Aquila riguardo ai fondi e al finanziamento complessivo per la ricostruzione.
Il guaio è infatti che quattro anni dopo il terremoto gli aquilano possono vantare solo decreti e ordinanze, leggine e direttive. Per un totale, di 1.109 disposizioni (per ora) che si aggrovigliano come i ponteggi che ingabbiano la città (cit. Gian Antonio Stella Corriere.it)
GRASSO:”L’AQUILA CONTINUA AD ESSERE UNA QUESTIONE NAZIONALE”
Intanto L’Aquila continua ad essere dichiarata “una questione nazionale, cosi’ come il Paese non puo’ restare insensibile a quello che rappresenta l’Aquila per la nazione. Questa ferita la dobbiamo assolutamente risanare”.
Sono le parole del presidente del Senato, Pietro Grasso nel corso della sua visita nel centro storico della citta, ancora in zona rossa dove prima del 6 aprile di quattro anni fa risiedevano 10mila persone e insistevano mille attivita’ commerciali.
Parlando poi delle polemiche, Grasso ha osservato che “vengono fuori dalla voglia di andare avanti, spesso dall’indignazione, dalla rabbia che ancora in quattro anni siamo al punto di partenza per una ricostruzione non di emergenza ma di ricostruzione ordinaria. Ci sono voluti quattro anni per avere questa ordinarieta’ e adesso finalmente si puo partire, siamo fuori dell’emergenza che e’ durata un po’ tanto”.
GRASSO INCONTRA IL FIGLIO, DIRIGENTE SQUADRA MOBILE
“Mio marito e mio figlio, Pietro e Maurilio Grasso, insieme a pochi metri di distanza? Era gia’ successo qualche anno fa, ma non mi chiedete che cosa provo, chiedetelo a loro che mi sembrano piuttosto emozionati”.
Lo ha detto la signora Maria Fedele, moglie del presidente del Senato e madre di Maurilio Grasso, dirigente della Squadra Mobile dell’Aquila. Padre e figlio si sono incontrati stamane in Piazza Duomo. “L’Aquila la conoscevo gia’ perche’ mia nuora e’ di qui – ha aggiunto la signora Maria Fedele – me la ricordo ed era bellissima”.