L’AQUILA – Prosegue il progetto iniziato ormai da molti anni e dedicato alla sonorizzazione dal vivo di celebri pellicole mute. La Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, oltre all’esecuzione di partiture già scritte come quelle dei film di Chaplin, commissiona ogni anno partiture originali da dedicare ai grandi maestri del cinema muto. Questa volta il protagonista è il genio di Alfred Hitchcock e una sua pellicola poco conosciuta, Blackmail (Il ricatto) del 1929.
La proiezione avverrà presso il Ridotto del Teatro Comunale (anziché all’Auditorium Florio della Guardia di Finanza dove inizialmente programmato) domenica 7 aprile con inizio alle ore 18.
La musica sarà realizzata dai quattro compositori che formano l’Edison Studio: Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani. Gli stessi eseguiranno la musica in live electronics, in prima assoluta, durante la proiezione del film.
Blackmail è allo stesso tempo l’ultimo film muto e, trasformato in corso d’opera dal regista, il primo sonoro inglese. Carico di tensione e pervaso dall’angoscia crescente che assale tutti i protagonisti, il film mostra già un Hitchcock maturo. Per la prima volta al centro della storia non c’è un innocente ingiustamente sospettato, ma il dramma interiore di una donna colpevole e del suo fidanzato che da investigatore diviene complice per amore. Alcune scene anticipano temi cari all’Hitchcock più noto, come l’inseguimento finale in un edificio monumentale. Il film è anche ricordato per numerose innovazioni tecniche, come l’effetto speciale, messo a punto due anni prima da Eugen Schüfftan per Metropolis di Fritz Lang, impiegato da Hitchcock per ricostruire il British Museum in studio, o come il doppiaggio in presa diretta di Anny Ondra, la protagonista di Blackmail, di origine cecoslovacca, a cui presta la voce l’attrice inglese Joan Barry. Blackmail fu accolto entusiasticamente dal pubblico e dalla critica alla prima londinese del 25 novembre 1929.
Così gli stessi compositori di Edison Studio raccontano la genesi del lavoro: “La composizione della colonna sonora originale è stata preceduta da una lunga fase di segmentazione, analisi ed interpretazione del film e delle caratterizzazioni dei personaggi. Sono stati definiti gli ambienti sonori, i climi espressivi, i tracciati formali portanti e infine i materiali sonori che sarebbero stati impiegati per realizzarla. La tavolozza timbrica della partitura comprende campioni strumentali e vocali, suoni concreti e di sintesi, frammenti musicali preesistenti e, infine, brevi citazioni da colonne sonore successive di Hitchcock, collocate come icone sonore esse stesse significanti. La strumentazione della partitura restituisce l’emozione di un’interpretazione musicale dal vivo e prevede computer, tastiere MIDI e campionatori, strumenti acustici e autocostruiti, percussioni ed oggetti risonanti, accostando e sovrapponendo ad un’opera filmica tecnologicamente avanzata e sperimentale per l’epoca, quanto oggi la tecnologia mette a disposizione della creazione sonora”.