L’AQUILA – “In merito alla notizia sul sindaco Cialente indagato per voto di scambio non vogliamo in alcun modo commentare la vicenda giudiziaria”. Così in una nota il Gruppo civico consiliare Appello per L’Aquila di cui è leader Ettore Di Cesare che aggiunge: “E’ la reazione del Sindaco che ci interessa perché mette a nudo una volta di più la sua concezione della politica e quella delle forze che lo appoggiano.
“Non mi è ancora stato notificato nulla – dichiara Cialente, interpellato da ilfattoquotidiano.it – Mi si accusa di voto di scambio, ma dove starebbe l’irregolarità? – si chiede – chiaramente negli apparentamenti uno dice ‘se entri, fai l’assessore’. E’ normale, funziona così ovunque”.
E’ normale insomma, accordo politico significa promettere posti in Giunta e anche nei Cda di enti e società controllate dal Comune. E’ infatti di questo che si parla nella mail incriminata inviata all’On. Toto.
E’ normale che per stabilire un’alleanza di governo non ci si confronti sulle cose da fare, i punti di programma, ma solo ed esclusivamente sulle poltrone da occupare. Le parole dette in campagna elettorale con la promessa di scelte basate su competenze e capacità, erano appunto solo parole, quando le cose si fanno “serie” le logiche sono altre. Suvvia siamo uomini di mondo!
E’ il normale agire che in questi anni ha causato il disastro nel Paese, il confondere la politica con il Potere per occupare tutti i posti delle amministrazioni secondo logiche di scambio e perpetuare l’intreccio perverso tra Stato e Partiti che è tra le cause ormai riconosciute dello sfascio.
E’ normale, funziona così.
E’ normale candidare “pacchetti di voti”, al di la della condivisione di programmi e ideali, per formare una coalizione con cui vincere le elezioni per poi trattare di continuo negli anni le contropartite.
E’ altrettanto normale però la conseguenza che se una coalizione viene fondata sulle spartizioni, con Giunta e i Cda nominati con lo stesso metodo, inevitabilmente l’azione di Governo non potrà che seguire le medesime logiche con i risultati sotto gli occhi e sulla pelle di tutti.
E’ normale, ogni nomina è un regolamento, ogni concessione un pagamento, ogni contratto una sistemazione.
Sullo sfondo restano le macerie di questa normalità alla quale non smetteremo di ribellarci.
Gruppo civico consiliare Appello per L’Aquila