L’AQUILA – “Chiederò ufficialmente ai vertici della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, qual è l’ammontare della raccolta dei risparmi da parte dei correntisti aquilani della Carispaq e se queste somme vengono reinvestite sul territorio o dirottate altrove”. Lo afferma il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, intervenendo sulla fusione tra Carispaq e Bper. “Ho ricevuto, per conoscenza – racconta De Matteis – una lettera, del direttore territoriale dell’Aquila della Bper, e indirizzata a una delle più prestigiose istituzioni culturali della città, conosciuta a livello nazionale, in cui la banca sospende un affidamento di credito a causa di insufficienti garanzie, nonostante specifiche leggi regionali e nazionali prevedano contributi per l’associazione. Questo perché i tagli al settore della cultura, secondo l’istituto di credito, non assicurano più la solvibilità del sodalizio aquilano. E’ un atteggiamento offensivo e fastidioso nei confronti della Regione, di cui interesserò l’intero Consiglio regionale: anche perché i disagi e i problemi di questo nuovo assetto non riguardano solo il settore della cultura, ma soprattutto il mondo delle imprese che si stanno vedendo ulteriormente ridurre l’accesso al credito. Vogliamo sapere se L’Aquila ha ancora la sua banca, oppure se al di là delle dichiarazioni della Bper, la Carispaq non è più la banca di questa città”.
LA RISPOSTA DELLA BPER
“Con riferimento alle dichiarazioni odierne del vice presidente vicario del Consiglio regionale della Regione Abruzzo, dott. Giorgio De Matteis, la Direzione Territoriale L’Aquila di BPER precisa che la banca continua a sostenere, con un apposito affidamento di credito, la meritoria attività dell’associazione teatrale “L’UOVO ONLUS” de l’Aquila. L’applicazione dei criteri di sana e prudente gestione che devono caratterizzare l’attività di intermediazione creditizia non ha viceversa consentito di accogliere altre richieste avanzate dalla suddetta associazione, per l’assenza di adeguate garanzie. La Direzione Territoriale L’Aquila di BPER, come già anticipato nel corso del 2012 agli interessati, resta in ogni caso disponibile a valutare ogni nuova richiesta di linea di credito, purché condivisa e supportata da idonee garanzie di soggetti che a vario titolo agiscono nell’interesse della società aquilana e del territorio”. Detta decisione peraltro è stata avvalorata dalla stessa Onlus con lettera del 15 maggio 2013 con la quale comunicava che “nel corso degli anni 2010, 2011 e 2012 si è verificata una riduzione dei contributi pubblici di cui poteva beneficare l’Ente, cui deve aggiungersi il fatto ulteriore che nell’anno in corso non potranno essere promossi nuovi progetti europei in quanto i relativi finanziamenti saranno disponibili solo per il prossimo periodo 2014/2020”.