L’AQUILA – Al 2012 sono 35.542 i donatori di sangue totali in Abruzzo con un tasso di crescita che, riferito al 2009, ha fatto registrare un +9,1 per cento. Cosi’ come e’ aumentato il numero delle donazioni pari a 66.150 che equivale ad un +14,7 per cento. Sono aumentati anche i consumi di sangue anche se negli ultimi mesi del 2012 e soprattutto nei primi mesi del 2013, a fronte di una crescita costante del fabbisogno, si e’ evidenziata una inversione del trend caratterizzata da una minore produzione interna e conseguentemente una maggiore richiesta di sangue dalle altre regioni. Sono alcuni dei dati emersi, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, organizzata in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, alla quale hanno partecipato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ed il direttore del Centro regionale sangue, Pasquale Colamartino. “Donare il sangue e’ un gesto semplice, sicuro, ma anche estremamente importante – ha esordito il presidente Chiodi – non solo per la sua elevata valenza altruistica ma anche perche’ contribuisce al raggiungimento della sostenibilita’ del sistema sanitario sia in termini di autosufficienza delle donazioni di sangue sia consentendo di monitorare le condizioni di salute degli stessi donatori”.
L’Abruzzo – ha aggiunto – e’ autosufficiente o quasi secondo alcune rilevazioni ma se e’ vero, come e’ vero, che il trend di questi ultimi anni e’ in crescita, lo si deve principalmente alla straordinaria rete delle associazioni di volontariato che operano sul territorio. Le criticita’ emerse negli ultimi mesi potrebbero anche essere un’evidenza occasionale – ha osservato il Presidente – ma non vanno sottovalutate poiche’ per l’Abruzzo e’ importantissimo essere autosufficiente in relazione alla produzione di sangue”. Rispetto alla necessita’ di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica abruzzese sull’importanza della donazione di sangue, il presidente della Regione si e’ mostrato disponibile a “promuovere e condividere iniziative di comunicazione che riescano a far comprendere appieno anche benefici ed agevolazioni, legate a questo gesto di grande civilta’, di cui possano avvalersi i donatori. Sarebbe importante, ai fini del reperimento di risorse dedicate allo scopo, che eventuali campagne di comunicazione potessero essere legate al raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza (LEA)”. In relazione, poi, alla penalizzazione registrata in alcuni contesti aziendali nei confronti dei lavoratori-donatori di sangue, Chiodi ha auspicato “una maggiore disponibilita’ delle aziende a concedere ai lavoratori dei permessi per effettuare le donazioni. Infine, – ha concluso – cercheremo di organizzare al meglio anche l’aspetto riguardante il corretto uso della produzione di sangue. I servizi trasfusionali delle Asl ci stanno lavorando da tempo, sappiamo anche che sta per essere istituita la Consulta tecnica trasfusionale. Presto, quindi, verranno emanate delle apposite linee guida che dovrebbero semplificare le dinamiche connesse all’organizzazione del servizio”.