L’AQUILA- Come ricostruire secondo criteri ambientali. Lo spiega una nota di Appello per L’Aquila che sottolinea come nella gran parte degli interventi di ricostruzione non sia traccia di solare termico, fotovoltaico, cisterna di recupero delle acque piovane, né di quanto altro prevede la normativa di settore. Le stesse modalità di rendicontazione dei lavori di ricostruzione non sono chiare rispetto alle opere destinate al miglioramento dell’efficienza energetica. “Tra l’altro- dice la nota- il Comune dell’Aquila aderendo al Patto dei Sindaci, un anno fa ha approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, impegnandosi a diminuire le proprie emissioni di anidride carbonica.Come sarà possibile se si sta ricostruendo praticamente come prima in un territorio in cui, tra l’altro, anche le emissioni da traffico aumentano in ragione della dispersione urbana? Come si può parlare di smart city, se non si riesce nemmeno a dare attuazione allo stesso Regolamento comunale per il risparmio energetico e a inserirne le prescrizioni nel processo di ricostruzione?
LE PROPOSTE DI ‘APPELLO PER L’AQUILA’
Da questi interrogativi, nascono una serie di richieste e proposte che Appello per L’Aquila fa al Comune. Eccole: maggiori controlli da parte del Comune sull’applicazione delle norme in materia di risparmio energetico, sia in sede di approvazione dei progetti che in fase esecutiva; migliore informazione e chiarezza per i cittadini, i tecnici e le imprese, su finanziamenti e modalità di rendicontazione degli interventi; possibilità di interventi volti al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili anche per i centri storici, compatibilmente con le esigenze di sicurezza e tutela del patrimonio storico-artistico; attivazione di sinergie tra i possibili investitori (ESCo, imprese, privati) e i cittadini che vogliono dotarsi di queste tecnologie, anche al di fuori degli interventi di ricostruzione post-sisma; promozione di un indotto economico legato al risparmio energetico, all’utilizzo di fonti rinnovabili e alla tutela dell’ambiente: percorsi di rete e di scambio tra le varie esperienze e i progetti virtuosi esistenti a livello internazionale e nazionale, e locale (ad esempio l’Eco-villaggio di Pescomaggiore).