L’AQUILA- Sono cominciati i lavori per la realizzazione dell’impianto a biomasse di Bazzano, 50 posti di lavoro per i due anni previsti per l’ultimazione della della centrale che utilizzerà biomasse solide provenienti dal territorio delle province abruzzesi. Quasi cento gli addetti diretti impiegati da centrale e filiera di approvvigionamento una volta avviata la generazione di elettricità da fonti rinnovabili
“Passa anche tramite quest’iniziativa industriale che rispetta gli standard di qualità ambientali dell’Aquila la crescita e lo sviluppo che da tempo promuoviamo” – afferma il Presidente di Confindustria L’Aquila,Fabio Spinosa Pingue – “questo investimento in fonti energetiche rinnovabili è un passo importante per la rinascita del nostro territorio perché riduce i fattori di inquinamento legati alla produzione di energia da fonti tradizionali permettendo alla città di raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale che si è data.
“Da tempo- ha aggiunto Pingue- insistiamo sulla cultura della tutela dell’ambiente e dello sviluppo eco-compatibile, inserendo questi concetti in un contesto di mercato e competitività e promuovendo annualmente il Premio Confindustria Abruzzo Green per stimolare idee, soluzioni e modelli organizzativi con una mentalità green condivisa”.
L’INIZIATIVA DI ‘FUTURIS AQUILANA’ PUO’ ATTRARRE ALTRI INVESTIMENTI
L’iniziativa di Futuris Aquilana Srl sarà soprattutto un elemento capace di attrarre altri investimenti industriali che contribuiranno alla rinascita del nostro territorio produttivo e dell’occupazione. In città devono tornare gli investimenti e dobbiamo incentivare soprattutto quelli che siano coerenti con un modello di sviluppo sostenibile e che rilanciano la vita sociale e l’identità di una città importante come la nostra. Dobbiamo fare in modo che l’Aquila torni a creare lavoro e occupazione”.
La realizzazione di questo impianto, proposto da Futuris Aquilana srl, il cui investimento è di circa 30 milioni di euro, porterà ad un indotto occupazionale di circa 90 persone (di cui 12-15 addetti all’impianto ed i restanti 70-80 destinati alla filiera di approvvigionamento per la fornitura della biomasse necessarie per il funzionamento della centrale) oltre alle persone impiegate nelle fasi di cantiere, circa 50 persone per due anni.