L’AQUILA-Continuano a nascere meno bambini in Europa a causa della crisi economica mondiale. Lo dimostra uno studio dell’Istituto Max Planck per la ricerca demografica con sede nella città nord-orientale tedesca di Rostock che per Giovanni D’Agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti” è assai significativo ed emblematico di quale possa essere l’influenza delle condizioni economiche sulle nascite e quindi sulle famiglie.Il tasso di natalità in media per donna in 28 paesi europei sta scendendo rapidamente contemporaneamente alla crescita del tasso di disoccupazione.
La tendenza ha colpito maggiormente i paesi dell’Europa meridionale come la Spagna, la Croazia e l’Italia, ma anche l’Ungheria, l’Irlanda e la Lettonia.
Le persone sotto i 25 anni, in particolare, hanno rinunciato ad avere figli di fronte a un aumento della disoccupazione e la tendenza è stata osservata più nettamente tra i giovani che hanno avuto il loro primo figlio.