L’AQUILA- Secondo gli ultimi dati Istat, All’Aquila e provincia, si registra il numero più alto di suicidi: sette ogni 100.000 abitanti contro una media nazionale di 4,8 su100.000 abitante, con la Valle Peligna e la Marsica come territori maggiormente interessati dal fenomeno. Un dato che, secondo il Rapporto Osserva-salute 2012, “può essere un segno, oltre che di patologia psichiatrica, anche del crescente disagio sociale”, e che “va monitorato con attenzione anche al fine di prevedere un rafforzamento delle attività di prevenzione e della presa in carico sanitaria e sociale di soggetti a rischio”.
Il terremoto del 6 aprile 2009 non sembrerebbe incidere sui dati in quanto, secondo l’Istat, queste percentuali erano tali anche prima del terremoto. Nel 2013 il Presidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP) e il Comitato Direttivo hanno affidato ad un gruppo di lavoro ristretto, coordinato dal professor Massimo Casacchia, ordinario di Psichiatria dell’Università degli Studi dell’Aquila, il compito di elaborare un protocollo di riferimento sulle strategie di prevenzione del suicidio.
Il gruppo di lavoro, di cui fanno parte, tra gli altri, anche i dottori Maurizio Malavolta, Ida De Lauretis e Laura Verni del Servizio Psichiatrico Universitario Diagnosi e Cura dell’Aquila, ha tenuto presente nella stesura del protocollo della specifica Raccomandazione Ministeriale che si proponeva di aumentare negli operatori sanitari le competenze per affrontare un evento di particolare rilevanza e frequenza quale il suicidio e il tentato suicidio, rendendoli in grado di individuare precocemente pazienti con fattori di rischio di suicidio e adottare comportamenti adeguati.