L’AQUILA – Nuovi problemi per l’Aeroporto dei Parchi dell’Aquila. Sembra infatti che, a un passo dall’inaugurazione prevista per sabato 28 – il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avrebbe bloccato l’iter. La voce è cominciata a circolare nelle stanze dell’amministrazione comunale questa mattina ed è arrivata agli organi di informazione a margine di una conferenza stampa.
Secondo quanto si è appresso, al ministero dei Trasporti avrebbero fatto osservare che mancherebbero garanzie economiche e tecniche da parte della Società di gestione.
Il ministro insomma vuole programmi più precisi e investimenti certi. C’è una lettera dello stesso Ministero che chiede “un quadro certo ed ersaustivo di tutti i servizi indispensabili a garantire il funzionamento dello scalo, insieme agli oneri connessi. Chiede inoltre una valutazione dei costi-benefici delle attività richieste per garantire l’operatività dello scalo”.
Infine è richiesta una verifica della disponibiloità delle risorse finanziarie e relative coperture a carico dello Stato, della Regione e degli Enti locali”.
Intanto il sindaco Massimo Cialente che ha avuto un vivace scambio di vedute col ministro, ha convocato un’urgente riunione di giunta. Il sindaco ha chiamato “dilettanti” i membri del governo e per il 28, giorno dell’inaugurazione dello scalo, ha indetto una grande manifestazione di protesta.
L’assessore Emanuela Iorio ha contestato il punto di vista del Ministero affermando che la società è in gestione a privati, i quali, del caso, rispondono in proprio.
Ma per Ignazio Chiaramonte, direttore marketing e commerciale dell’Aeroporto dei parchi, non slitterà la data dellì’inaugurazione e non c’è nessun problema tecnico per rinviare l’apertura. “l’autorizzazione è alla firma del ministro – dice ad AquilaTv – per l’Enac l’areoporto è a norma, immagino che sia un problema politico”.
Per Xpress Spa – che riferisce non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale – la mancata apertura potrebbe costituire un danno economico notevole, visti gli accordi già sottoscitti con le compagnie aeree. “Qualcuno ne risponderà”
IN ALLEGATO LA LETTERA DEL MINISTERO