Con orgoglio possiamo annunciare: “Abbiamo l’Adunata”. Come Coordinatore del Comitato per l’Adunata Nazionale Alpini a L’Aquila ha elaborato il “Progetto L’Aquila 2015” desidero ringraziare il Consiglio Direttivo Nazionale ANA che con decisione quasi unanime (19 a 3) ha scelto la Città dell’Aquila e l’Abruzzo come sede per l’88^ Adunata Nazionale Alpini del maggio 2015.
Un grande risultato frutto dell’impegno soprattutto del Presidente Sezionale ANA Abruzzi Giovanni natale, del Consigliere Nazionale Antonello Di Nardo, dell’Ing. Maurizio Ardingo per il settore tecnico del Comitato e di Carlo frutti come Coordinatore del “Progetto L’Aquila 2015”.
Ora ci attendono mesi di duro lavoro, di coordinamento, di preparazione, di sensibilizzazione della cittadinanza affinchè L’Aquila 2015 resti nella storia dell’ANA e d’Abruzzo.
L’Adunata Nazionale Alpini a L’Aquila ed in Abruzzo ha forti ragioni e motivazioni:
• Nel sesto anniversario del sisma la Città dell’Aquila e gli Alpini abruzzesi desiderano rendere omaggio alle vittime del terremoto e ringraziare le migliaia di uomini e donne dello Stato, le Forze Armate, la Protezione Civile, le Associazioni di Volontariato, e gli splendidi Alpini;
• Nel 2015 cade anche il centenario del sisma che colpì, nel gennaio del 1915, la Marsica, cuore alpino della provincia aquilana; e l’Adunata, con le manifestazioni collaterali da promuovere su tutto il territorio regionale e provinciale consentirà di ricordare le migliaia di vittime e porre l’accento sul ruolo della protezione civile e della prevenzione nei disastri naturali.
• L’Abruzzo è Terra di Alpini che vive nella memoria dei Caduti in guerra nelle file dei Btg. Alpini “L’Aquila” e “Val Pescara” ed oggi, nelle missioni di pace, del il 9° Rgt. Alpini di stanza nel capoluogo; ed è forte ed indissolubile il legame della Città e della popolazione abruzzese alla tradizione alpina tanto che è difficile trovare un abruzzese che non abbia un parente o un familiare alpino:
Non è noto ai più, ma gli Abruzzesi sono da sempre inseriti nelle truppe alpine, fin dalla loro fondazione, infatti i nostri soldati di montagna avevano indossato il cappello alpino già nelle guerre d’Africa (1896 e 1911) e li si erano coperti di gloria. Bisogna ricordare che due abruzzesi furono tra le prime medaglie d’oro concesse al corpo di cui oggi si fregia il labaro, il ten. Aurelio Grue nel marzo 1896 ed il ten. Giovanni Esposito nel 1911 nella campagna italo-turca.
• La Città dell’Aquila dal dopoguerra è stata sede di una caserma alpina nella quale hanno prestato servizio migliaia di alpini di ogni località della nazione molti non hanno più avuto modo di ritornare nella Città. Momento di ricordo e rivisitazione.
La Città dell’Aquila da il nome al glorioso Battaglione che dalla sua fondazione ha sempre fatto parte delle Forze Armate ed ad oggi è di nuovo nella sua sede cittadina nel 9 Rgt. Alpini.
“L’Aquila” le cui gesta nella 2^ Guerra mondiale in Grecia e Russia e non per ultimo nelle recenti azioni per il mantenimento della pace nel mondo ha pagato un alto prezzo con il sangue dei propri uomini che si sono fatti onore in ogni dove e che sono oggetto di ammirazione e orgoglio patriottico nella storia del nostro esercito.
• Nell’anniversario dell’inizio della Grande Guerra si vogliono ricordare anche le migliaia di giovani abruzzesi che raggiunsero le “lontane” terre del confine italiano per difendere una Nazione spesso avara nei loro confronti e contribuire, con il loro sacrificio, a liberare regioni italiane e popolazioni tanto differenti per lingua, dialetto, cultura, consuetudini e tradizioni.
• Le forti le valenze emozionali, d’immagine ed economiche che l’Adunata Nazionale Alpini, che mobilita centinaia di miglia di persone, può avere per la rinascita crescita e lo sviluppo dell’economia del territorio colpito dal sisma, della provincia aquilana e della regione.
Alle ragioni “nostrane” vanno sommate quelle “associative”.
• L’Adunata Nazionale a L’Aquila verrebbe a completare l’importante opera di solidarietà che l’ANA, nella sua interezza, dal CDN alle singole Sezioni, ai Gruppi, ha intrapreso e realizzato con la costruzione dell’intervento di Fossa con la realizzazione delle 33 casette e della chiesa e le numerose donazioni, senza dimenticare le migliaia di ore di lavoro nei campi di accoglienza:
Si renderebbe, così, il giusto merito a tutti gli Alpini d’Italia facendo partecipe l’intera collettività nazionale dell’impegno profuso dall’ANA a favore delle genti d’Abruzzo, un sostegno che non si conclude nei mesi seguenti il sisma, ma si completa e magnifica con l’apoteosi dell’Adunata Nazionale, l’occasione opportuna per evidenziare il lavoro di tante persone, lo spirito collaborativo ad oggi non ancora completamente conosciuto neanche in Abruzzo,
• Per quanto concerne la Sezione Abruzzi, si sottolinea il suo ruolo nella gestione dei soccorsi e dell’assistenza alla popolazione: L’ANA Abruzzi, naturalmente, è la sezione che ha dato più uomini e giornate lavorative nell’evento sisma “L’Aquila 2009” ed unica tra le 81 Sezioni ANA a gestire autonomamente un campo di accoglienza per quasi 8 mesi; con l’aggiunta delle tante giornate lavorative dei volontari nostrani negli altri campi o località.
Gli alpini abruzzesi, nonostante colpiti direttamente dal sisma, sono riusciti a dare quella continuità di prestazione e volontariato che li ha posti al primo posto negli interventi.
Ed oggi l’intervento nel sisma dell’Emilia con la realizzazione e la gestione autonoma del Campo di accoglienza di Cavezzo oltre all’intervento con un proprio Nucleo al campo dell’ANA Nazionale a Finale Emilia.
• La proposta della candidatura di “L’AQUILA” come sede dell’Adunata 2015 è ispirata e motivata anche dalle innumerevoli sollecitazioni che abbiamo raccolto ( … quando ci fate venire a L’Aquila!!! ), sia in ambito locale che dagli Alpini di ogni parte d’Italia, a dimostrazione, ancora una volta, quale sia la simpatia e la stima che la Terra d’Abruzzo è in grado di esternare e raccogliere dalla Famiglia Alpina e più in generale nel Paese.
• Non si possono sottacere, infatti, i forti legami che si sono creati tra le popolazioni che di L’Aquila e dei centri dell’ area del cratere con le migliaia di volontari, con gli alpini accorsi; tutti attendono con ansia l’Adunata a L’Aquila per un nuovo incontro, per un abbraccio, nel segno delle emozioni ed i sentimenti, memorie dei giorni della sofferenza.
• Non ultimo, ricordiamo che l’ANA sezione Abruzzi ha una dimensione “regionale”, con 4 province e 308 comuni, oltre ai Gruppi del Lazio iscritti con noi in quanto ricompresi nel territorio che un tempo erano gli “Abruzzi” (da qui il nome della Sezione), e non cittadina o provinciale come la maggior parte delle sezioni, rappresentando quindi un intero popolo dalla storia e dalle tradizioni omogenee. Ebbene questo esteso territorio e questa Sezione hanno avuto l’unica occasione per l’Abruzzo di ospitare l’Adunata Nazionale Alpini a Pescara quasi 25 anni orsono.
• Da allora sono state tre le candidature presentate per l’ Adunata Nazionale in Abruzzo; nel 2003 fu bocciata dal CDN in favore di Parma e nel 2007 in occasione della candidature di Latina nel 2007 la scelta fu contraria all’Abruzzo a livello di Raggruppamento; ultima la decisione del 2012 a favore di Pordenone.
• L’Aquila non ha mai ospitato Adunate nazionali; la Sezione Abruzzi ha già subito “bocciature” ed ha dovuto rinunciare nel passato, come per la candidatura di Piacenza 2013, a far valere le proprie ragioni nonostante rappresenti per numero di Soci e Gruppi la stragrande maggioranza del Centro-Sud.
L’ADUNATA CHE VOGLIAMO
Pensiamo ad una festa alpina per la Città dell’Aquila, ma anche per l’intera Provincia di L’Aquila e la Regione, nel segno della solidarietà, dell’altruismo, ma anche dell’efficiente organizzazione della Protezione Civile e della generosità degli alpini d’Italia e del mondo che hanno donato migliaia di giornate di impegno sociale nei campi e nelle tendopoli e contribuito a realizzare importanti opere, a cominciare dal villaggio di Fossa.
L’AQUILA 2015 non è una Adunata come le altre! E’ una Adunata “speciale” in un territorio ferito, tra gente tenace e determinata, che può mettere in campo le strutture e l’organizzazione per accogliere degnamente gli alpini e le loro famiglie.
L’AQUILA 2015 non deve essere intesa solo come l’Adunata degli aquilani e degli abruzzesi, ma di tutti coloro che hanno dato il massimo impegno nei momenti drammatici del sisma. Non si dimentichi, comunque, il ruolo, l’impegno, dell’ANA Sezione Abruzzi, con i sui Gruppi, i Soci, la partecipazione a tutte le manifestazioni nazionali, non ultima la presenza massiccia ed ordinata alle Adunate Nazionali.
L’AQUILA 2015 deve essere l’Adunata di tutta l’ Italia alpina, dei generosissimi e splendidi volontari, la celebrazione massima dell’attività di solidarietà e di protezione civile che vede in prima fila ogni Sezione ANA e la struttura Nazionale.
L’AQUILA 2015 deve essere l’Adunata della Ringraziamento, della riconoscenza “forte e gentile” della popolazione abruzzese verso la solidarietà di un popolo italiano “vero”, che ha dato il meglio di se nel momenti del massimo bisogno, sia per quanti sono intervenuti direttamente che per quanti non l’hanno potuto vivere.
L’AQUILA 2015 deve essere l’Adunata della rinascita della Città e dei Paesi del cratere sismico, uno stimolo, un incentivo a guardare al futuro con fiducia certi della costante attenzione e solidarietà degli italiani, una finestra reale altresì per quanto è stato fatto e quanto bisogna ancora realizzare, una occasione di unità, per un fine comune, superando contrapposizioni, polemiche e lacerazioni che hanno procurato solo danni e ritardi.
L’AQUILA 2015 deve riaccendere l’attenzione nazionale ed internazionale sull’evento “L’Aquila”, perchè si mantenga vivo il bisogno della ricostruzione e l’aspirazione di rinascita finalizzato al ritorno alla normalità per tutta la Comunità Aquilana.
Carlo Frutti, coordinatore del comitato promotore Adunata Nazionale Alpini L’Aquila 2015