LAQUILA – Bar chiuso e nessuna presenza di un distributore automatico per bevande e snack. E ancora: aule da pochissimi posti, parcheggi invasi da sterpaglie e un ingresso talmente piccolo da aver creato una lunga coda all’avvio delle lezioni.
Si è presentato così il ritorno in aula nella storica sede di Roio per gli studenti del dipartimento di Ingegneria dell’Università dell’Aquila.
L’annunciata riapertura della mensa c’è stata, puntuale alle 12,30 (vedi foto) ma il disagio più grande per i ragazzi è stata la mancanza di un distributore automatico per bevande.
“Siamo dovuti andare a Roio Poggio per prendere una bottiglietta d’acqua – dice una ragazza iscritta al secondo anno – è assurdo non aver messo neanche un punto di ristoro provvisorio”.
La mancata riapertura del bar era stata anticipata dal presidente dell’Azienda per il diritto allo studio, Francesco D’Ascanio : “la riapertura del bar è stata ritardata a causa di problemi legati alla ditta aggiudicataria della gara” aveva annunciato D’Ascanio ma gli studenti si sarebbero aspettati almeno una macchinetta per il caffè. “Dobbiamo restare qui per ore – dice ancora la giovane – e non trovare neanche un po’ d’acqua ci sconvolti”.
Indecente secondo i giovani anche la situazione delle aule e dell’ingresso. “In caso di scosse – prosegue la ragazza – resteremmo seppelliti. L’entrata è troppo piccola per farci uscire tutti velocemente e questa mattina almeno un centinaio di studenti è rimasto in coda per guadagnare l’aula”.
Infine è arrivata una “bizzarra giustificazione per la mancanza di posti a sedere – chiosa la studentessa – l’insegnate ci ha spiegato che non era pronti per tutta quella gente, non avevano calcolato gli studenti fuori corso”.
Così ci chiediamo: è il primo anno che gli studenti fuori corso decidono di seguire le lezioni?