L’AQUILA – Il prossimo 28 novembre scadrà il contratto di servizio in essere tra Comune dell’Aquila e ASM spa per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, ma ancora non si è provveduto al suo rinnovo.
Visto che il testo del “contratto di servizio” deve essere preventivamente approvato dal Consiglio comunale, è evidente che non sarà possibile giungere alla scadenza naturale del “vecchio” con la stipula di quello nuovo e dalla mattinata del 29 novembre l’ASM non sarà più titolata a fornire il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Va da sé che considerato l’inevitabile disagio che ne deriverebbe per l’intera città, il Comune troverà l’escamotage di prorogare – con le solite interpretazioni della legge – il contratto, magari sino alla fine dell’anno, giusto il tempo necessario per la redazione e la firma del nuovo.
Questa situazione è l’ennesima prova del paradigma di funzionamento di questa Amministrazione Comunale : nonostante tutti -Sindaco, Assessore competente, Segretario Generale e Dirigente del Settore Ambiente- sappiano da un anno che il “contratto” scade a novembre, nessuno se ne preoccupa preventivamente e si continua, come per tutto il resto, ad agire senza alcun tipo di pianificazione e programmazione come invece dovrebbe essere. E nel momento in cui ci si accorge che c’è il rischio di ritrovarci con la città sommersa dai rifiuti non raccolti, ci si mette la classica pezza.
Le pezze, del resto, sono l’ordinaria amministrazione e la programmazione è un evento, a dir poco, straordinario. Tutto l’inverso di quello che dovrebbe essere. E pezza dopo pezza questa città è al declino. Meriteremmo di meglio.
Appello per L’Aquila