L’AQUILA – Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha, nei giorni scorsi, rilasciato ripetute dichiarazioni con le quali attribuisce al Ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, mancanza di impegno e di interesse per i problemi della ricostruzione dell’area colpita dal sisma.
Tali critiche suscitano sconcerto e devono essere respinte con fermezza in quanto tendono a generare preoccupazioni ingiustificate nella popolazione duramente colpita dal sisma circa l’impegno del ministro che ha la delega a seguire i problemi della ricostruzione, e dell’intero Governo. Le dichiarazioni del sindaco non appaiono improntate al senso di responsabilità che dovrebbe guidare tutte le istituzioni doverosamente impegnate ad affrontare i problemi creati dal terremoto, ma sembrano orientate piuttosto a ricercare un facile consenso a scapito di una corretta informazione sui fatti.
I fatti sono i seguenti.
Da quando ha assunto la delega per l’Aquila, nel maggio scorso, il Ministro per la Coesione territoriale si è impegnato a garantire un flusso di risorse adeguato alle necessità della ricostruzione. Finora non sono mai mancate risorse!
Gli uffici del Ministro precisano che le risorse disponibili presso la Tesoreria del Comune erano pari a circa 400 milioni il 4 us. Quelle impegnabili per le future esigenze connesse alla ricostruzione ammontano attualmente a 500 milioni nel solo 2013 e a oltre 1.000 in termini di programmazione di impegni. Dal dicembre 2012 a oggi le risorse trasferite per la ricostruzione e per le altre attività conseguenti al sisma nell’intero cratere sono state pari ad oltre 2 miliardi. I cantieri attualmente aperti sono 2.800 di cui circa 1.000 nel centro storico dell’Aquila.
Insomma, le risorse per la ricostruzione non sono finora mancate e anche per il futuro vi è un’intesa tra il Ministro per la Coesione e il Ministro per l’Economia che garantirà il flusso di risorse necessario per non rallentare il processo.
Accanto all’impegno per la ricostruzione, spiegano ancora gli uffici del Ministro, è poi continuato quello per lo sviluppo e la rivitalizzazione dell’economia locale. Negli ultimi mesi sono stati definiti investimenti – che verranno formalmente avviati entro l’anno – per oltre 100 milioni. Essi riguardano, tra gli altri, il settore farmaceutico, le attività universitarie, il settore turistico, un’innovativa rete infrastrutturale dei servizi. Inoltre, si sta lavorando, anche attraverso un gruppo di lavoro, alla localizzazione delle attività economiche e di servizio in modo da garantire la rivitalizzazione del centro storico via via che procede la ricostruzione.
Dunque i fatti mostrano che si è lavorato seriamente, ma sobriamente, per venire incontro alle esigenze della popolazione dell’Aquila e dei comuni del cratere duramente colpiti dal sisma. Le preoccupazioni dei cittadini sono comprensibili e l’impegno delle istituzioni deve essere ancora maggiore, ma proprio per questo non sono accettabili critiche infondate e strumentali.