L’AQUILA-Porta il ‘timbro’ dell’Europa il nuovo metodo (unplugged), recepito e praticato dalla Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, per la prevenzione contro fumo, droga, alcol a studenti delle medie (secondo anno). Via i vecchi schemi, le ‘prediche’ accademiche ai ragazzi: a scuola entrano in scena, con l’intervento di docenti – formati preventivamente da operatori e psicologi della Asl 1 – giochi di situazione’, brainstorming (letteralmente tempesta di idee, cioe’ creativita’), osservazioni e analisi (role-playing), discussioni di gruppo. Cosi’ l’azienda sanitaria, utilizzando l’innovativo metodo, messo a punto da ricercatori europei, in collaborazione con le Universita’ di Torino, Novara e L’Aquila, cambia l’approccio alla prevenzione (fascia d’eta’ tra i 12 e 14 anni).
E i risultati sui giovani, soprattutto in termini di cambiamento degli stili di vita – afferma la Asl in una nota dell’ufficio stampa – sono garantiti perche’ il metodo e’ ampiamente verificato sul piano dell’efficacia. La Asl, nei giorni scorsi, ha messo in atto questo progetto- giunto alle terza edizione- puntando proprio sulla formazione dei docenti che anche quest’anno saranno chiamati ad attuare, in classe, la nuova tecnica. Al progetto, riguardante tutta l’Azienda sanitaria provinciale, hanno aderito quest’anno 13 docenti di scuole medie di Avezzano e Marsica, che hanno seguito un programma didattico ‘full-immersion’ di 20 ore, tenuto dagli operatori Asl.
La originale metodica di prevenzione sugli adolescenti e’ stata illustrata agli insegnanti delle medie durante il corso svoltosi nei giorni scorsi nei locali della Comunita’ Montana Montagna marsicana ad Avezzano, in via Monte Velino. Le ‘lezioni’ ai professori delle medie sono state impartite dai medici dr.ssa Daniela Franchi (Servizio Igiene, Avezzano, referente aziendale), dr. Massimo Di Carlo (Sert Avezzano), dr.ssa Maria Graziani (Servizio Igiene, L’Aquila).
Il programma si compone di 12 step (fasi) che tendono a sviluppare la capacita’ critica dei ragazzi su problemi e situazioni, facendo emergere le abilita’ personali e sociali. Insomma, l’obiettivo e’ correggere errate convinzioni dei ragazzi e migliorarne le conoscenze sui rischi di sostanze, tabacco e alcol.
IL PROGETTO ANCHE IN GRECIA, POLONIA, GERMANIA, SVEZIA, SPAGNA
Oltre all’Italia il progetto unplugged, proprio per la sua efficacia ormai certificata, viene attualmente attuato in Grecia, Repubblica Ceca, Polonia, Germania, Svezia, Belgio, Spagna, Portogallo. La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, una delle piu’ sensibili nel recepire il progetto e a coinvolgere gli insegnanti – prosegue la nota – in due anni, dal 2011 al 2012, ha insegnato la tecnica a 26 docenti che, a loro volta, l’hanno attuata a beneficio di 450 studenti della provincia di L’Aquila.
“Uno degli aspetti piu’ importanti del programma”, aggiunge la Franchi, “e’ che, se interamente attuato, ha la capacita’ di ritardare nei ragazzi il passaggio dall’uso occasionale di droghe, tabacco o alcol a una eventuale fase successiva caratterizzata da un uso stabile delle sostanze; questo ritardo ha un valore cruciale perche’ riduce di molto le probabilita’ che i giovani diventino consumatori abituali di sostanze”. “L’iniziativa”, dichiara la dr.ssa Franchi, “consente inoltre ai docenti di sperimentare modalita’ comunicative nuove per facilitare l’approccio didattico nel duplice aspetto cognitivo ed emotivo”