L’AQUILA-Ha pianto Stefania Pezzopane alla fine del suo intervento stamattina all’incontro che è servito a spiegare la posizione ‘ufficiale’ del centrosinistra aquilano sulle vicende delle tangenti del terremoto e sulle dimissioni del sindaco Massimo Cialente. Ha pianto nel momento in cui ha dato dello ‘sciacallo’ al ‘ministro per L’Aquila’ Carlo Trigilia che  a detta della senatrice aquilana, ha voluto infierire nel momento in cui Massimo Cialente,  in grande difficoltà, avrebbe avuto bisogno della solidarietà del ministro e non di attacchi gratuiti. Parole pesanti, ma che hanno avuto un lungo applauso dai presenti che si sono alzati in piedi quasi a sottolineare il loro assenso. Un intervento, quello della senatrice, che ha voluto dire una cosa su tutte: completo appoggio a Cialente, prima e dopo le dimissioni.

“Ci stiamo giocando la partita della onorabilità- ha detto la senatrice-  che sembra una parola quasi scomoda rispetto a quello che è accaduto. Quando è venuta fuori l’inchiesta sembrava che l’opinione pubblica e la stampa non aspettassero altro”. La Pezzopane ha aggiunto che la città sta vivendo un momento pericoloso, che Trigilia non se n’è reso conto, che le “sue affermazioni sono state quelle di un incompetente. La vicenda delle tangenti del terremoto non può coinvolgere tutta la classe politica aquilana”
E’ un momento politico pericoloso quello che la città sta vivendo”. E ha chiesto al sindaco di ritornare alla guida dell’Aquila. “Ma la città deve andare avanti anche se Cialente non volesse restare. Venerdì faremo una grande manifestazione per dire che non accettiamo il gioco al massacro di chi vuole far fuori L’Aquila”.

Solidarietà a Cialente anche dal vice sindaco Betty Leone. “Il suo gesto, non dovuto, è stato di grande dignità e onestà e lo difenderemo in assemblee pubbliche fino in fondo”. Leone ha detto di essere preoccupata per come sarà il commissariamento perché la ricostruzione potrebbe bloccarsi. “Per questo chiediamo a Cialente di ripensarci, mentre è gravissimo l’atteggiamento di Trigilia. Il Consiglio comunale deve essere unito nel chiedere un incontro col governo per avere la certezza che potremo andare avanti”.

 

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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