L’AQUILA – “Il nuovo Registro Tumori Regionale, sarà affidato all’Agenzia Sanitaria Regionale, la quale ci ha già presentato una proposta operativa, che stiamo al momento vagliando”. Lo dice il Presidente Chiodi per rispondere ad un’interpellanza dei consiglieri Saia e Acerbo relativa all’indagine epidemiologica sulla discarica di Bussi. “Sono sette le regioni (Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Basilicata, Toscana, Puglia e Trento-Bolzano) – spiega Chiodi – che hanno sviluppato un registro completo di popolazione.
Sono state analizzate nel dettaglio le caratteristiche di tutti questi registri, per comprendere le modalità di attivazione più idonee per la nostra regione. Al momento, – continua il Commissario – siamo orientati ad utilizzare la struttura di base proposta dall’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), con un registro semi-automatizzato che integra i database relativi ai ricoveri ospedalieri (SDO), l’anagrafica sanitaria assistiti, i referti di anatomia patologica ed i certificati di morte”. “Invece – chiarisce il Commissario – il Report sui tumori che è stato diffuso a mezzo stampa in questi giorni, è solo uno studio superficiale, che può essere considerato come una base di partenza per programmare l’istituzione del registro dei tumori, che è un progetto importante che rientra tra quelli ricompresi nel nuovo Programma Operativo 2013-2015.
Poi, a testimonianza dell’incompletezza dell’indagine, c’è da dire che essa non consente di stabilire la sede del tumore, elemento indispensabile per individuare una stretta relazione tra i casi di tumore e le condizioni ambientali che possono averlo determinato. Tale Report, si limita al calcolo della prevalenza di tumori, senza considerare l’incidenza, ed inoltre i dati utilizzati sono esclusivamente basati sui ricoveri ospedalieri, risultando pertanto non sufficienti ad una seria valutazione statistica”. “Le accuse sulla volontà di questa Giunta di nascondere eventuali danni da tumore – puntualizza Chiodi – sono del tutto prive di fondamento e si commentano da sole.
Questa Giunta ha ereditato tutti questi problemi ed ha avviato, per la prima volta nella storia dell’Abruzzo, un registro tumori prima che scoppiassero tutte queste polemiche. Dopo aver considerato tutti gli elementi, conclude Chiodi, abbiamo preso l’unica decisione possibile, che occorre uno strumento che ci permetta di fare luce sull’andamento dei tumori nelle diverse aree geografiche, in modo da poter capire su quali zone concentrare i nostri sforzi, sia in termini di valutazione del danno che in termini di bonifica ambientale. Si sta lavorando rapidamente, quindi contiamo di avviare le fasi operative, per quanto preliminari, al massimo entro un mese”.